Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 09 Luglio 2012
Biancheria con fili d'argento
Un raggiro da 14 mila euro
Anziani sempre nel mirino dei raggiri. Dopo le sei truffe registrate giovedì scorso nel giro di sole tre ore (vittime anziani raggirati da finti tecnici, finti poliziotti o addetti di A2A), ora tocca a venditori di biancheria per la casa e per la cura della persona.
Anziani sempre nel mirino dei raggiri. Dopo le sei truffe registrate giovedì scorso nel giro di sole tre ore (vittime anziani raggirati da finti tecnici, finti poliziotti o addetti di A2A), ora tocca a venditori di biancheria per la casa e per la cura della persona.
Tra le vittime anche una signora ottantunenne residente in centro città, che si è ritrovata a sottoscrivere contratti per un valore di circa 14 mila euro (11 mila versati tramite assegni, gli altri 3 mila da versare con bollettini postali). Versamenti al di fuori della solita operatività dell'anziana signora, al punto che la sua banca, notando che il conto corrente della cliente era andato per la prima volta in rosso, e insospettita dalle tre corpose uscite ravvicinate, ha contattato una delle figlie.
Racconta una delle figlie: «I soldi sono serviti ad acquistare, ad esempio, cinque lenzuola con filati d'argento, accappatoi del valore di circa 2 mila euro, cuscini in lattice: scelte che ci sono parse assurde, dato che nostra madre vive da sola, che ha oltre 80 anni, e che ha sempre fatto scelte oculate. Ci siamo messe in contatto con il responsabile commerciale della società produttrice, scoprendo tra l'altro che le copie dei contratti in possesso di nostra madre (le quali presentavano diverse correzioni su importi e rate), erano diverse da quelle presentateci dalla società: segno evidente di manomissioni a posteriori».
Giovanni Cotti, dell'Unione bergamasca consumatori, conferma che i raggiri sono in aumento. «Cambiano le società, i metodi, e i soggetti delle vendite, ma per il resto è sempre la stessa storia: una serie di stratagemmi per estorcere soldi alla gente, soprattutto anziani. Consigliamo a tutti di contattarci davanti a telefonate o visite sospette. È attivo da pochi giorni il nostro sito internet (www.unioneconsumatoribg.it)».
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