Cronaca / Valle Seriana
Giovedì 28 Giugno 2012
Cremazioni: truffa a 9 Comuni
Nei guai titolare di pompe funebri
Falsificavano i verbali per le cremazioni dei corpi e intascavano le differenze sulle prestazioni. Una truffa per diverse centinaia di migliaia di euro. Custodia cautelare anche per il contitolare di un'impresa di onoranze funebri della Val Seriana.
Falsificavano i verbali per le cremazioni dei corpi e intascavano le differenze sulle prestazioni. Una truffa allo Stato per diverse centinaia di migliaia di euro, realizzata sui resti di migliaia di defunti. I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Monza, per due dipendenti del comune di Cinisello Balsamo (rispettivamente direttore e vice del «Cimitero Nuovo» del comune di Cinisello) e per il contitolare di un'impresa di onoranze funebri della Val Seriana.
I dipendenti comunali falsificavano le registrazioni sulle tumulazioni fatte oppure omettevano di registrare le operazioni di cremazione, modificando i verbali in modo da segnare l'importo minore. Gli arrestati sono M. B. (il direttore), di 51 anni, originario di Monza; M. M. (il vice), di 53 anni, di Canosa di Puglia; e G. B., di 45 anni, nato nella provincia di Bergamo. Quest'ultimo era amministratore e contitolare di una ditta di onoranze funebri che aveva vinto l'appalto per la cremazione dei corpi di alcuni comuni limitrofi a Cinisello.
Tutti gli arrestati sono incensurati e si trovano agli arresti domiciliari. L'indagine, scattata nel marzo 2011 dalla stazione di Cinisello Balsamo e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Monza Salvatore Bellomo, ha permesso di scoprire un sodalizio che aveva ideato una redditizia truffa ai danni dei comuni di Seriate, Orio al Serio, Gandino, Casnigo, Vertova, Peia, Leffe, Albino, Alzano Lombardo.
Questi si rivolgevano a Cinisello inviando i corpi da estumulare accompagnati da un verbale in cui era segnato se si trattava di resti ossei o mortali. Nel primo caso il prezzo per lo smaltimento era di 150 euro, nel secondo di 350. I dipendenti comunali falsificavano le registrazioni sulle tumulazioni fatte oppure omettevano di registrare le operazioni di cremazione, modificando i verbali in modo da segnare l'importo minore.
In questo modo il comune di partenza pagava il prezzo pieno, Cinisello incassava una cifra inferiore, e la differenza finiva nelle tasche dei tre e di altre otto persone denunciate in stato di libertà (tutti titolari di altre imprese di pompe funebri). Dal 2007 al 2010 hanno guadagnato diverse centinaia di migliaia di euro. Non è stato ancora possibile effettuare una stima complessiva a causa della mole enorme di pratiche sospette da visionare, oltre 8mila.
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