Emergenza sfratti a Bergamo
I dati del ministero dell'Interno

I dati diramati dal ministero dell'Interno dicono che a Bergamo c'è un'emergenza sfratti, derivante dalla crisi economica, preoccupante perché è in crescita. Le statistiche si riferiscono al 2011 e sono paragonate con il 2010. La variazione percentuale è all'insù, ma come numero di casi siamo nel calderone.

I dati diramati dal ministero dell'Interno dicono che a Bergamo c'è un'emergenza sfratti, derivante dalla crisi economica, preoccupante perché è in crescita. La statistiche si riferiscono al 2011 e sono paragonate con il 2010. La variazione percentuale è all'insù, ma come numero di casi siamo nel calderone.

Per spiegarci meglio, nel 2011, rispetto al 2010, sono aumentate del 19% le nuove sentenze emesse (il maggore aumento dopo Pavia in Lombardia), del 17% le richieste di esecuzione forzata (il maggiore aumento dopo Mantova) e del 4% gli sfratti eseguiti con la forza (il sesto maggiore aumento sempre in ambito regionale), ma se guardiamo i numeri totali Bergamo con 1.234 sentenze emesse è quarta in Lombardia, con 1.459 richieste di esecuzione forzata è quinta e con 481 sfratti eseguiti è quarta.
Insomma, non c'è da stare allegri, però la situazione è precaria e complessa a livello regionale.

L'Unione inquilini ha inviato un comunicato per porre l'accento sul problema, che è indubbiamente grave, segnalando il caso di Martinengo, dove il 30 giugno è in programma l'esecuzione di uno sfratto a carico di un negoziante colpito dalla crisi economica e dove è previsto un presidio segnalare quella che, per l'Unione inquilini, rappresenta una grave ingiustizia. Ecco il comunicato stampa.

«Siamo in piena emergenza sfratti, che sta colpendo migliaia di famiglie che non sono più in grado di sostenere gli affitti, perché colpite sempre più pesantemente dalla crisi economica, dalle difficoltà di trovare o conservare un posto di lavoro e un reddito».

«I dati ufficiali, ancora incompleti, forniti dal Ministero dell'Interno relativi agli sfratti nel 2011, disegnano per la provincia di Bergamo una condizione di sofferenza sociale acuta: quasi 1.234 nuove sentenze emesse, con un aumento del 19% rispetto al 2010, 1.459 richieste di esecuzione forzata (+ 17% rispetto al 2010) e 481 sfratti eseguiti con l'utilizzo della forza pubblica (+ 4% in rapporto al 2010)».

«Dai dati emerge uno stretto legame di causa-effetto esistente tra l'incidenza eccezionale della crisi economica anche nella provincia di Bergamo e la dimensione altrettanto eccezionale dell'emergenza sfratti. Infatti la morosità rappresenta l'89% di tutti gli sfratti».

«È una situazione che diventa tanto più grave e drammatica, a fronte della difficoltà di intervento dei Comuni, come quello di Martinego, che frequentemente se ne lavano le mani. Il risultato è che tantissime famiglie vivono in questi termini estremi il problema della casa, in una provincia come la nostra in cui abbondano oltre misura seconde case e patrimonio abitativo inutilizzato per ragioni di mercato e speculazione».

«La mattina di sabato 30 giugno, a Martinengo, è prevista l'esecuzione dello sfratto di Sami, negoziante rovinato dalla crisi economica, e della sua famiglia. La situazione di Sami è particolarmente rappresentativa della ignavia delle istituzioni sul tema delle politiche abitative».

«La famiglia del negoziante, nella quale vivono due figli minorenni, abita in Italia da oltre vent'anni e aveva ottenuto da circa quattro anni l'assegnazione in una casa popolare di proprietà del Comune. Purtroppo l'Amministrazione leghista vuole ora sfrattare Sami, nonostante paghi regolarmente i canoni di affitto, per poter vendere l'alloggio a privati».

«Per tentare di fermare questa incredibile ingiustizia il sindacato ha avviato, tramite l'avvocato Tiziana Perlini, un ricorso legale al Tar. Per tutte queste ragioni sabato 30 giugno a partire dalle ore 8.30 saremo davanti alla casa di Sami a Martinengo in via Colleoni n. 7 e invitiamo alla partecipazione per testimoniare la solidarietà all'ennesima famiglia che rischia di finire in strada».

«Ci saremo per chiedere che la Prefettura di Bergamo intervenga, in questo caso come in tutti gli altri numerosi sfratti previsti in Bergamasca, perché le persone non possono essere lasciate sole e perché il diritto fondamentale alla casa deve essere garantito a tutte e tutti».

Unione Inquilini
Fabio Cochis

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