La denuncia di Pietro Vertova:
«Tentorio doveva intervenire»

«Di fronte all'ennesimo segnale di protesta lanciato dalle persone detenute nel carcere di via Gleno a Bergamo occorre chiedersi cosa dovrebbe fare un sindaco. Un sindaco dovrebbe segnalare duramente a chi ci governa che il drammatico problema del sovraffollamento carcerario dura ormai da diversi anni, almeno dal 2008 quando gli effetti dell'indulto sono svaniti». A dichiararlo è Pietro Vertova, candidato sindaco a Bergamo.

«C'era tutto il tempo per affrontare e risolvere seriamente questa problematica senza alcun bisogno di costruire nuove carceri - dichiara Vertova -: bastava rivedere la legge cosiddetta ex-Cirielli che pone una serie di limitazioni alla discrezionalità dei giudici nell'asegnare misure alternative al carcere. Invece non è stato fatto nulla a causa della pochezza e della vigliaccheria della classe dirigente nazionale. Da quando è stato eletto sindaco, Franco Tentorio non ha mai affrontato la questione del carcere di Bergamo - conclude il suo comunicato Vertova -. E così oggi a Bergamo c'è un carcere con un numero di detenuti pari a circa il doppio della capienza disponibile. Si tratta di una situazione che mette in discussione la dignità delle persone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA