Una Ferrari a 20 mila euro?
54enne truffato sul Web

Poteva essere l'affare della vita acquistare una Ferrari a soli 20 mila euro. Invece l'annuncio di compravendita su Internet si è rivelato una truffa e la vittima si è trovata con un pugno di mosche e 20 mila euro in meno in tasca.

Poteva essere l'affare della vita acquistare una Ferrari a soli 20 mila euro. Invece l'annuncio di compravendita su Internet si è rivelato una truffa e la vittima, che forse ha peccato di ingenuità, si è trovata con un pugno di mosche, 20 mila euro in meno in tasca e la «sua» Ferrari Mondial Cabriolet 3.2 del 1987 l'ha potuta vedere solamente in fotografia.

Ora tutta la vicenda è al vaglio degli inquirenti. Protagonista della storia un cinquantaquattrenne della Val Seriana, che navigando in Internet a gennaio del 2011, e più esattamente il 25, aveva scoperto su un sito di annunci di un quotidiano nazionale un'offerta unica e imperdibile, almeno all'apparenza: una Ferrari Mondial Cabriolet 3.2, del 1987, con appena 42 mila chilometri percorsi, in vendita all'abbordabilissima cifra di 16.400 euro.

Ingolosito dalla proposta, l'uomo ha subito inviato una email all'indirizzo del venditore e, il giorno successivo, ha ricevuto risposta positiva, anche se da un indirizzo diverso: l'auto era all'estero in quel momento, ma disponibile. IDopo un lungo carteggio il 54enne si è trovato così a sborsare tramite bonifici prima circa 5.000 euro (il 9 febbraio 2011), poi altri 12.000, quindi poco più di 4.000, e infine ancora un altro paio di migliaia, per un totale complessivo di 23.256 euro, senza però mai vedere traccia dell'agognata Ferrari.

A quel punto, dopo aver chiesto inutilmente o l'auto o la restituzione dei contanti, e soprattutto dopo aver notato la stessa auto ancora in vendita su diversi altri siti, l'uomo si è deciso a far denuncia per truffa, facendo partire l'inchiesta. La polizia postale, partendo dagli account email e dagli indirizzi IP sia di posta elettronica che del pc da cui sarebbe stato postato online l'annuncio di vendita originario, avrebbe individuato i truffatori: si tratterebbe di un 61enne di Magenta (Milano) e di un 42enne residente nel Pavese.

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