«Padroni a casa nostra» non ha pace
Writers la coprono con un murales

La scritta «Padroni a casa nostra», nello storico prato di Pontida e simbolo leghista, pare non aver pace. Dopo essere stata modificata lo scorso marzo in «Ladroni a casa nostra» e poi subito ricorretta, è stata coperta con un murales.

La scritta «Padroni a casa nostra», nello storico prato di Pontida e simbolo leghista, pare non aver pace. Dopo essere stata modificata lo scorso marzo in «Ladroni a casa nostra» e poi subito ricorretta, è stata coperta con un murales.

Ignoti nella notte hanno fatto il blitz, proprio mentre si festeggiava al Palacreberg di Bergamo il neoeletto segretario della Lega Matteo Salvini e il suo vice bergamasco Cristian Invernizzi. La scritta, da cima a fondo, è stata nascosta da graffiti colorati con simboli in rosa e bianco opera probabilmente di un gruppo di writers.

A scoprire il murales degli abitanti della zona nella mattinata di domenica mattina 3 giugno, sul posto anche i carabinieri della zona. Nella mattinata la scritta è stata ripulita da un gruppo di militanti leghisti. «Siamo intervenuti subito per cancellare il murales - ha spiegato il leghista  Gianfranco Ghezzi, militante storico di Pontida - e nei prossimi giorni rifaremo la nostra scritta. Ogni tanto qualcuno si sfoga contro questa nostra frase storica, siamo intenzionati a installare un sistema di telecamere per prevenire e magari individuare le persone che si divertono a danneggiare e rovinare la nostra scritta».

I responsabili della Lega Nord di Pontida hanno denunciato l'episodio alla stazione carabinieri di Cisano Bergamasco che avvierà le indagini per capire se l'atto potrebbe avere un intento politico o è solo opera dei writers di turno.

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