Sospeso nel cielo di Ardesio
il funambolo apre «l'incanto»

«Meraviglioso passeggiare in cielo sopra l'abitato di Ardesio, sullo sfondo di prati e boschi verdi e di montagne innevate, mi ha fatto provare un sentimento di grande libertà». Ce l'ha fatta e ha incantato tutti Andrea Loreni, campione italiano di funambolismo.

«Meraviglioso passeggiare in cielo sopra l'abitato di Ardesio, sullo sfondo di prati e boschi verdi e di montagne innevate, mi ha fatto provare un sentimento di grande libertà». Ce l'ha fatta e ha incantato tutti Andrea Loreni, campione italiano di funambolismo che sabato 26 maggio ha aperto il festival «Come d'incanto».

E il tempo è stato clemente, quasi a voler premiare l'impegno della Pro loco che ha organizzato la manifestazione, in programma fino a questa sera. Loreni ha prima trascorso, per concentrarsi al meglio, diverso tempo nella sacrestia del santuario della Madonna delle Grazie. Alle 17 ha poi raggiunto la contrada Balatroni per iniziare, alle 17,05, la sua traversata su una corda d'acciaio lunga 230 metri, a 40 metri da terra.

Migliaia le persone con gli occhi puntati verso la fune, tantissime le famiglie con bambini, e le macchine fotografiche che scattavano una dopo l'altra. Alle 17,25, dopo venti minuti esatti, Loreni ha completato il percorso, raggiungendo il campanile del santuario.

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