Treni, Regione non soddisfatta«Più qualità per il 12 gennaio»
LA PAROLA AI PENDOLARI
Continua il pressing di Regione Lombardia su Trenitalia perché migliori la qualità del servizio per i pendolari dopo i disservizi che hanno caratterizzato l’avvio del nuovo orario invernale. Martedì 30 dicembre l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo ha visitato il centro operativo della stazione di Lambrate che monitora in tempo reale tutti i 1.600 chilometri delle linee ferroviarie lombarde, insieme al direttore della Divisione trasporto regionale del Gruppo FS, Giancarlo Laguzzi e al responsabile regionale di Trenitalia Fiorenzo Martini.«Si percepisce uno sforzo fatto da Trenitalia, ma il risultato non è ancora al livello delle aspettative e il giudizio non può dunque essere positivo. Ci aspettiamo un miglioramento più netto, soprattutto per il 12 gennaio, quando i treni torneranno a viaggiare a pieno regime - ha detto Cattaneo al termine della visita -. I treni del servizio regionale sono 6 volte più numerosi di quelli di lunga percorrenza e non è accettabile che i pendolari debbano pagare i costi dell’alta velocità». Criticità sono state segnalate dall’assessore nella puntualità dei convogli, nelle soppressioni e nella loro regolarità di funzionamento. Il 18 dicembre, durante l’incontro tra Regione Trenitalia-Rfi, era stato concordato che entro la fine dell’anno l’80% dei treni avrebbe avuto non più di 5 minuti di ritardo, per arrivare all’85% entro il 12 di gennaio. «Secondo i nostri monitoraggi quotidiani - ha continuato Cattaneo - la media a oggi è dell’82%, ma questo dato è molto influenzato dai giorni festivi. La vigilia di Natale, per esempio, che era un giorno lavorativo, l’indicatore di puntualità è stato del 76% contro l’89% del giorno di Natale». Per quanto riguarda le soppressioni, invece, «sono state riscontrate significative riduzioni, - continua Cattaneo - ma la metà di queste sono state legate a problemi di manutenzione. Regione Lombardia ha investito centinaia di milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni, i TSR, che, oltretutto, sono stati consegnati in ritardo. Non è accettabile che, per questi convogli, nuovi, ci sia bisogno di manutenzione straordinaria». L’assessore ha poi segnalato tre criticità particolari che i funzionari regionali hanno riscontrato quotidianamente nel monitoraggio dei punti più critici della rete. Sono i ritardi continui sulla linea per Lecco, in particolare verso Milano, i ritardi che fanno saltare le coincidenze per i viaggiatori che arrivano da Brescia a Bergamo e che poi devono prendere il treno diretto a Milano e la disinformazione. Trenitalia ci tiene però a chiarire la sua posizione e a rispondere al Pirellone: «Nel precedente incontro con la Regione, Trenitalia si era impegnata a raggiungere un indice di puntualità dell’80% entro dicembre e dell’85% entro gennaio. Il primo traguardo è già stato raggiunto: oggi la puntualità registra l’83%, tendenza che se confermata consentirà di raggiungere anche il secondo obiettivo». Tutto questo, specifica la società di trasporto, «in condizioni climatiche difficili e dopo l’introduzione di un nuovo orario che, come richiesto dalla Regione, ha modificato circa 700 dei 1.200 treni che ogni giorno percorrono la nostra regione. Va sottolineato, inoltre, che gran parte di queste modifiche sono state richieste dalla Regione solo pochi giorni prima dell’avvio del nuovo orario». Trenitalia conferma inoltre che «non c’è stata nessuna ripercussione negativa a causa dell’avvio dell’alta velocità tra Milano e Bologna, anzi i treni del trasporto regionale che percorrono la linea Milano Piacenza hanno registrato dal 14 dicembre un sensibile aumento della loro puntualità». Continuano invece a creare problemi i nuovi treni TSR acquistati dalla Regione, manutenuti dalle Ferrovie Nord e messi a disposizione dell’ATI (Trenitalia, Ferrovie Nord e ATM) che gestisce la linea S5 Varese-Pioltello: «I guasti ai nuovi mezzi - conclude Trenitalia - che da luglio ad oggi hanno provocato la cancellazione di oltre 300 corse, con disagi per almeno 150.000 viaggiatori stanno abbassando gli indici di puntualità della linea e hanno comportato, tra l’altro, anche decurtazioni nella composizione dei treni di altre linee». (01/01/2008)