«La pista d'atterraggio?
È il tetto di casa nostra»

L'ultima tegola è stata la più grossa. Non è caduta dal tetto, come spesso accade quando un aereo sorvola casa Pedrini, a Cassinone di Seriate. È arrivata direttamente dai legali di Sacbo – la società che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio – che hanno detto no.

L'ultima tegola è stata la più grossa. Non è caduta dal tetto, come spesso accade quando un aereo sorvola casa Pedrini, a Cassinone di Seriate. È arrivata direttamente dai legali di Sacbo – la società che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio – che hanno detto no.

Niente da fare: la famiglia Pedrini non ha il diritto di delocalizzare la propria abitazione. Termine tecnico che indica la possibilità di lasciare casa propria ed ottenerne un'altra di pari valore altrove. Chiaramente a spese di Sacbo. E questa volta è stato troppo anche per gente che vive con il naso all'insù, seguendo le traiettorie degli aerei in atterraggio: vicini, sempre più vicini.

«Qualche giorno fa – spiega Claudio Pedrini – un volo Ryanair è passato talmente basso che ha dovuto riprendere quota». Tutto nero su bianco, formalizzato e inviato al Comune di Seriate e alla Polizia locale. Ormai di casa dai Pedrini, considerato che ogni volta che dal tetto si stacca o si incrina qualche tegola, scattano segnalazione e verbale. L'ultimo è del 18 aprile, e gli agenti scrivono di numerosi coppi divelti. Va a fare buona compagnia agli altri di questi anni.

Leggi di più su L'Eco in edicola venerdì 12 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA