Cronaca / Hinterland
Giovedì 10 Maggio 2012
Sacbo, i soci rinviano l'assemblea
Fondi ambientali, guaio contabile
Come era già stato ventilato, l'assemblea dei soci Sacbo con in ballo l'approvazione del bilancio consultivo 2011, in programma in seconda convocazione stamattina, giovedì 10 maggio, è stata rinviata al 22 maggio.
Come era già stato ventilato, l'assemblea dei soci Sacbo con in ballo l'approvazione del bilancio consultivo 2011, in programma in seconda convocazione stamattina, giovedì 10 maggio, è stata rinviata al 22 maggio.
Il relativo colpo di scena è arrivato da Sea. Informalmente un'intesa sul rinvio era stata raggiunta, nonostante i soci bergamaschi avessero hanno dalla loro un 69,02 per cento delle quote più che sufficiente ad approvare comunque i conti 2011.
Le conseguenze sul piano dei rapporti societari sono un altro paio di maniche. I chiarimenti richiesti nei giorni scorsi da Sea e forniti da Sacbo non sembrano quindi aver convinto il lato milanese, che continua a rimanere perplesso (eufemisticamente) sulla natura contabile dei 22,5 milioni di euro per la mitigazione ambientale che Sacbo inserirà nelle immobilizzazioni immateriali dei bilanci societari man mano che i soldi saranno investiti.
Da qui la richiesta milanese delle scorse ore di togliere la cifra (nel senso di quantificazione esatta) dal bilancio, sostituendola con un multiplo del «Fondo per oneri generici riferibili a mitigazione ambientale».
Una richiesta che però vede contrario soprattutto Palafrizzoni, con il sindaco Franco Tentorio in testa che annuncia battaglia: «Voglio vedere con che faccia Sea verrà a chiederci una cosa del genere» spiega. I fondi ad ogni modo non sono in discussione. Né potrebbero esserlo, considerato che sono conseguenza di prescrizioni di legge. Nello specifico, sia dal decreto Via del 2003 che dall'approvazione delle curve isofoniche e della conseguente zonizzazione acustica dell'anno passato. Il problema rimane però la natura contabile di questa voce.
Perplessità sembrano anche esserci sulla questione «dividendi», attualmente fissati al 30% dell'utile.
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