Cronaca
Lunedì 07 Maggio 2012
Incendio nella cabina dell'Enel
Filago al buio tutta la notte
Metà paese al buio e circa 650 famiglie che per una notte sono rimaste senza energia elettrica, a causa di una cabina dell'Enel andata a fuoco forse come conseguenza di un fulmine caduto in zona una ventina di giorni fa. È successo nella zona est di Filago.
Metà paese al buio e circa 650 famiglie che per una notte sono rimaste senza energia elettrica, a causa di una cabina dell'Enel andata a fuoco forse come conseguenza di un fulmine caduto in zona una ventina di giorni fa. È successo nella zona est di Filago, dove sono rimaste spente anche le luci della chiesa parrocchiale e del campanile.
Il black out è durato dalle 22 di sabato alle 6 di ieri mattina, all'origine l'incendio alla cabina elettrica di via XXV Aprile. Erano circa le 20 di sabato quando gli abitanti di via XXV Aprile hanno iniziato a sentire dei crepitii e un odore acre di plastica bruciata, senza però riuscire a capire da dove provenisse. Poco prima delle 22 hanno visto il fumo e poi le fiamme uscire dalla cabina elettrica, una costruzione che risale agli Anni '60, alta circa sei metri. A quel punto sulla zona è calato il buio. I residenti hanno lanciato l'allarme e sul posto sono intervenuti due autobotti dei vigili del fuoco dell'Isola, che hanno spento le fiamme. Nel frattempo sono stati avvisati i tecnici dell'Enel, arrivati prontamente.
«La zona rimasta subito al buio è quella di via XXV Aprile, dov'è presente la cabina Enel bruciata, le via Assunta (chiesa), Nullo, Verdi, Garibaldi e Al Brembo. Circa 400 le famiglie coinvolte – dice il sindaco Massimo Zonca, rimasto in zona fino a notte fonda per seguire le operazioni –. La causa è sicuramente un cortocircuito, si pensa un'altra conseguenza del fulmine caduto la sera del 24 aprile sulla gru del cantiere presente in via XXV Aprile. Nella vicina via Al Brembo, infatti, una settimana fa ha preso fuoco improvvisamente un trasformatore posto su un lampione. Il fulmine, che si era abbattuto sulla gru del cantiere, ha lasciato qualche strascico».
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