Sospesa la licenza per il Bolgia
Vecchi: sentenza da Ponzio Pilato

È stata sospesa la licenza al gestore della discoteca Bolgia, dove nella notte tra lunedì e martedì si è sentito male Nakky di Stefani, morto alcune ore dopo. Lo ha reso noto il titolare, Tonino Vecchi.

È stata sospesa la licenza al gestore della discoteca Bolgia, dove nella notte tra lunedì e martedì si è sentito male Nakky di Stefani, morto alcune ore dopo in ospedale. Lo ha reso noto lo stesso imprenditore, Tonino Vecchi, 57 anni, che nel 2001 ha aperto il grande locale diventato uno dei punti di riferimento della musica elettronica in Italia, meta anche dei più noti dj delmondo.

«È la solita soluzione alla Ponzio Pilato, invece di andare a caccia degli spacciatori e chiudere i luoghi dello spaccio, scelgono la strada più semplice, demonizzare la discoteca - ha detto Vecchi - E dire che noi della lotta a droga e alcool abbiamo fatto un punto di orgoglio, qui gli spacciatori non
entrano e se becchiamo qualcuno a fare uso di stupefacenti prendiamo nota di nome e cognome e non entra più».

Vecchi ha raccontato che la notte del dramma è stato il primo a prestare delle cure a Nakky. «Non ho fatto nessun corso ma 11 anni di discoteca valgono molto di più - ha aggiunto - Ho ormai una certa esperienza e infatti ho fatto quello che era giusto, fare sdraiare per terra il ragazzo e fargli piegare gomito e gamba, fino all'arrivo dell'ambulanza». Intanto, è stato aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di spaccio di stupefacenti.

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