Cronaca / Bergamo Città
Martedì 24 Aprile 2012
Asl, Ufficio Pubblica Tutela
In un anno oltre 140 richieste
Dal maggio 2011 oltre 140 persone si sono rivolte all''Ufficio Pubblica Tutela dell'Asl, a tutela delle persone che accedono ai servizi ed alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie. L'Ufficio è intervenuto in particolare per le persone fragili.
Dal maggio 2011 oltre 140 persone si sono rivolte all''Ufficio Pubblica Tutela dell'Asl di Bergamo, strumento di tutela delle persone che accedono ai servizi ed alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie. L'Ufficio è intervenuto sempre a tutela dei cittadini ed in particolare delle persone fragili.
La Pubblica Tutela rappresenta un ulteriore momento di ascolto dei bisogni della popolazione, con lo scopo di far emergere eventuali ostacoli che impediscono l'esercizio del diritto di accesso ai servizi ed alle prestazioni richieste.
Da maggio 2011 si è ritenuto utile iniziare una vera e propria registrazione degli accessi all'Ufficio per questa importante funzione. Gli accessi registrati sono stati 143, con informazioni che variano dai ticket all'assistenza sanitaria all'esterno, dai farmaci generici alle difficoltà di contatto telefonico coi i servizi.
Gli interventi fatti dall'ufficio a tutela dei cittadini hanno avuto, nella quasi totalità, esito positivo, nel senso che tutti hanno avuto una risposta. Infatti i diversi interlocutori (Asl, strutture sanitarie ospedaliere private e le Rsa) hanno risposto in modo soddisfacente. I primi dieci mesi, dunque, nel periodo marzo – dicembre (compresi due casi arrivati verso la fine di febbraio 2011) hanno visto 44 segnalazioni rubricate all'apposito registro.
« L'Ufficio Pubblica Tutela - dice Mara Azzi, Direttore Generale Asl di Bergamo - è un punto di collegamento importante tra i servizi erogati ed i cittadini e le loro richieste. Fin dal suo insediamento devo dire che la collaborazione è assoluta, anche perché all'interno ci sono persone assolutamente competenti ed in grado di discriminare tra le criticità vere dei nostri servizi, che devo dire sono ancora tante e che devono giustamente essere risolte, ed altre tipologie di problemi legate ad una percezione del Servizio dovuta magari ad un disagio personale. Per noi è un grande aiuto, perché sono in grado di dire quali siano in realtà le cose che davvero debbano essere migliorate. L'altro problema è che la percezione dei servizi territoriali da parte dei cittadini non è particolarmente felice. Dobbiamo quindi ancora migliorare molto sulle risposte nei servizi territoriali e fare dei grossi investimenti. Purtroppo, in un momento anche di scarsità di risorse diventa un po' difficile ma ci stiamo impegnando».
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