Yara, Belotti dopo la querela
«Le mie sono critiche legittime»

«Per le frasi fuori luogo ho fatto marcia indietro, ma per quanto riguarda il resto, la mia posizione non cambia: difendo il mio diritto di critica, anche quando la critica riguarda i magistrati». L'assessore e consigliere regionale Daniele Belotti (Lega) si definisce tranquillo.

«Per le frasi fuori luogo ho fatto marcia indietro, ma per quanto riguarda il resto, la mia posizione non cambia: difendo il mio diritto di critica, anche quando la critica riguarda i magistrati». L'assessore e consigliere regionale Daniele Belotti (Lega) si definisce tranquillo dopo la notizia della querela per diffamazione sporta nei suoi confronti dal pm Letizia Ruggeri, che coordina le indagini sul rapimento e l'omicidio di Yara Gambirasio. Il sostituto procuratore – assistita in questa vicenda dal suo avvocato, Roberto Bruni – ha deciso di percorrere le vie legali contro Belotti, dopo la discussa iniziativa lanciata a fine gennaio dal noto esponente del Carroccio.

Con una e-mail diffusa a sindaci, consiglieri comunali e parlamentari bergamaschi, Belotti si faceva promotore di una petizione da presentare a Csm, procura e ministro della Giustizia, chiedendo la revoca del pm Ruggeri o il suo affiancamento «con un pm di provata esperienza e capacità», imputando al magistrato presunti «gravi errori» nella conduzione del caso Yara e attribuendole un «basso profilo tecnico e morale» per aver negato (in un primo tempo) l'accesso agli atti d'inchiesta al consulente di parte della famiglia Gambirasio.

«Ho inviato il mio documento solo a firma mia e ho tolto quell'inciso...», ribadisce oggi Belotti, riferendosi a quella frase sul «basso profilo tecnico e morale» attribuito alla dottoressa Ruggeri: «Ammetto che quelle parole sono state infelici e fuori luogo – spiega l'assessore – ma sul resto non arretro: difendo il diritto di critica, anche nei confronti dei magistrati. Le toghe occupano ruoli di responsabilità, e come tutte le categorie che hanno responsabilità dovrebbero accettare eventuali opinioni critiche sul loro operato». Non critiche, ma dichiarazioni diffamatorie, invece, quelle di Belotti secondo il pm Ruggeri, che lo ha querelato.

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