Bigamia, negli ultimi dieci anni
quindici persone nei guai

Sono 15 i bigami finiti nei guai negli ultimi 10 anni in Bergamasca. Dopo il caso del 37enne di Urgnano alla sbarra per l'eccessiva dì fretta di impalmare la seconda moglie brasiliana, altri due fascicoli sono pronti a trasformarsi in eventuale processo.

Sono 15 i bigami che sono finiti nei guai negli ultimi dieci anni in Bergamasca. Dopo il caso del trentasettenne di Urgnano alla sbarra nei giorni scorsi per l'eccessiva dì fretta di impalmare la seconda moglie brasiliana, sposata otto mesi prima che giungesse la sentenza di divorzio con la prima consorte bergamasca, altri due fascicoli del pm Giancarlo Mancusi sono pronti a trasformarsi in eventuale processo.

Il primo riguarda un trentaduenne sardo, residente ad Albano Sant'Alessandro, che nel dicembre del 2009 è convolato a nozze in Bolivia con una boliviana. L'uomo risultava già sposato nel 2002 con una donna sarda e quando la comunicazione del nuovo matrimonio è giunta al municipio di Albano Sant'Alessandro, l'ufficiale di stato civile è stato obbligato a trasmettere la segnalazione in Procura. Il trentaduenne non risultava infatti divorziato dalla prima moglie, ed è così che è scattata la denuncia. Come gli altri, pure il sardo deve rispondere del reato dell'articolo 556 del codice penale e rischia una pena da uno a cinque anni.

L'altro caso recente è quello di una boliviana di 49 anni, pure lei sposata due volte: la prima nel 2001 a Udine con un friulano, la seconda con un uomo di 62 anni residente a Bergamo. I due sono andati a vivere a Buenaventura, la città boliviana di cui è originaria la donna. Ma al Comune di Bergamo, dove si sono sposati nel marzo del 2007, la sudamericana risultava già maritata: e così, pure in questo caso, è partita la segnalazione alla Procura. I due, nel frattempo, sono andati a vivere a Buenaventura, la città boliviana di cui è originaria la donna. I casi di bigamia in Bergamasca si sono registrati nel 2002 (1), 2006 (1), 2007 (1), 2008 (4), 2009 (4), 2010 (2), 2011 (2).

Leggi di più su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA