Pd, Idv, Udc e Sel: Ora Boni si dimetta

«Se Renzo Bossi e Rosy Mauro si dimettono, dovrebbe farlo anche Davide Boni». Le opposizioni in Consiglio regionale, Pd, Idv, Udc e Sel, tornano su una questione che non hanno mai abbandonato da quando le inchieste della Magistratura hanno investito la Lega Nord. In primis, per quanto riguarda il Parlamentino lombardo, il suo presidente Davide Boni «il quale non ha mai pensato di dimettersi, professando la sua innocenza – dicono Luca Gaffuri (Pd), Gabriele Sola (Idv), Gianmarco Quadrini (Udc) e Chiara Cremonesi (Sel) –. Ma tutti sono innocenti fino a prova contraria e a tutti abbiamo sempre augurato che sia fatta chiarezza. Ciò non toglie che nel frattempo, correttezza istituzionale vuole che, almeno dal punto di vista delle cariche, ci si faccia da parte».

Invece, nel Consiglio regionale lombardo e in particolare dentro il Gruppo della Lega Nord Padania accade, secondo Pd, Idv, Udc e Sel «l'incredibile contraddizione» che «l'indagato non si dimette nemmeno dalla carica, mentre chi è stato chiamato in causa solo dalle testimonianze, per quanto gravi e serie, lascia addirittura il posto da consigliere regionale. Boni dovrebbe seguire l'esempio del giovane Renzo Bossi e lasciare lo scranno della presidenza», dicono Gaffuri, Sola, Quadrini e Cremonesi. Ciò a maggior ragione, proseguono le opposizioni, «se anche Rosy Mauro, nostra ex collega e ora vicepresidente del Senato, come preannunciato, sta per dimettersi dall'incarico». L'invito, dunque, è perentorio: «Boni lascia la presidenza e togli dall'imbarazzo l'intero Consiglio regionale», concludono Pd, Idv, Udc e Sel.

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