Con 17 mila mezzi al giorno
Verdello sotto assedio del traffico

Provate a chiedere a chi ogni giorno fa su e giù dall'ex statale 42, da Treviglio a Bergamo e viceversa, dove sta fermo in coda. La risposta è una: Verdello. Le code con gli anni sono diventate sempre più lunghe.

Provate a chiedere a chi ogni giorno fa su e giù dall'ex statale 42, da Treviglio a Bergamo e viceversa, dove sta fermo in coda. La risposta è una: Verdello. Le code con gli anni sono diventate sempre più lunghe. Nelle ore di punta auto e camion incolonnati arrivano fino al rondò che porta da una parte a Comun Nuovo, dall'altra a Levate. Due chilometri a passo di lumaca fino all'incrocio con via Cavour, nel bel mezzo del paese. Non va meglio a chi arriva dalla direzione opposta, da Treviglio. Benvenuti a Verdello, il paese assediato dal traffico, tagliato in due dall'ex statale. Non da oggi, ma da sempre. «È un problema di sempre e purtroppo non si è mai fatto nulla in passato, quando c'erano ben altre disponibilità finanziarie, per risolverlo e portare fuori il traffico dal centro». Il sindaco Luciano Albani non si nasconde: l'ex statale è un nodo cruciale che va risolto.

I dati disegnano un quadro sempre più critico, più 30% di traffico negli ultimi dieci anni: erano 13.000 nel 2002, sono 17.000 oggi, secondo i dati del Comune. Ma forse qualcosa di più secondo il monitoraggio della Provincia che ha misurato circa 24.000 veicoli giornalieri lungo l'ex statale a Stezzano e circa 19.000 a Levate. Probabile che parte di questo traffico registrato in più sia diretto nella Bassa e quindi attraversi Verdello. «Quel che è certo – dice il sindaco – è che anche la tangenziale sud ha portato più traffico a Verdello. Quelli che prima passavano da Dalmine, ora con la tangenziale escono a Levate e passano da Verdello». Tesi che troverebbe conferma dai dati della Provincia sull'ex statale 525 che attraversa Dalmine: 27.064 i mezzi che la percorrevano giornalmente nel 2005, 23.625 quelli che la percorrono ora. Questa a grandi linee la situazione attuale che potrebbe cambiare con l'arrivo della nuova autostrada Bergamo-Treviglio. Bruno Bottiglieri, amministratore delegato di Autostrade bergamasche (la società proponente) in un'intervista al nostro giornale era stato chiaro: l'autostrada porterà via dalle vecchie statali almeno il 50% del traffico pendolare.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo dell'8 aprile

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