«Un uomo semplice e generoso»
A Gavarno l'addio al pensionato

Con il rito delle esequie e il ricordo dei familiari, tutta Gavarno ha dato l'ultimo saluto a Federico Algeri, il 76enne morto nel primo pomeriggio di martedì 3 aprile schiacciato dal proprio trattore - un motocoltivatore - contro una pianta.

Con il rito delle esequie e il ricordo dei familiari, tutta Gavarno ha dato l'ultimo saluto a Federico Algeri, il 76enne morto nel primo pomeriggio di martedì 3 aprile schiacciato dal proprio trattore - un motocoltivatore - contro una pianta mentre stava lavorando in un terreno agricolo di proprietà sulle colline di Gavarno di Nembro, in via Palazzo 8.

I funerali - essendo Venerdì Santo la messa sarà celebrata lunedì 9 - sono stati concelebrati nell'antica parrocchiale di Sant'Antonio dal parroco mons. Achille Belotti e don Giacomo Cumini, familiare della vittima. Proprio quest'ultimo ha voluto tratteggiare un profilo di Algeri particolarmente affettuoso nel ricordo anche della moglie scomparsa 17 anni fa: un tempo lunghissimo durante il quale Algeri ha cresciuto i figli Alessandra, Sara e Paolo. Alcuni loro e anche i nipoti hanno voluto dare un proprio ricordo al termine del rito.

La salma è stata successivamente tumulata nel cimitero di Gavarno. Alle esequie hanno preso parte numerosissime persone, che la chiesa a stento è riuscita a contenere.

Federico Algeri era originario di Gavarno di Nembro e avrebbe dovuto compiere 77 anni il 29 agosto. Era un muratore da diversi anni in pensione e, da sempre, nel tempo libero si dedicava alla sua terra. «Era un uomo molto religioso e stimato in paese, generoso e disponibile verso gli altri – ha ricordato il parroco di Gavarno di Nembro –. Amava la vita semplice ed era molto legato alla sua terra».

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