Cronaca
Venerdì 06 Aprile 2012
Lega, altri della segreteria
sapevano dei soldi ai Bossi
C'erano «altri soggetti della segreteria» che erano «a conoscenza delle elargizioni che sistematicamente, da anni, vengono fatte a favore dei Bossi, del sen. Rosi Mauro, del Sindacato Padano, fuori da ogni regola contabile e di bilancio».
C'erano «altri soggetti della segreteria» che erano «a conoscenza delle elargizioni che sistematicamente, da anni, vengono fatte a favore dei Bossi, del sen. Rosi Mauro, del Sindacato Padano, fuori da ogni regola contabile e di bilancio».
È quello che si legge negli atti di indagine con al centro l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, indagato a Milano, Napoli e Reggio Calabria Nelle carte delle indagini viene evidenziato che all'interno della Lega, dopo la scoperta delle operazioni con i fondi esteri in Tanzania, Cipro e Norvegia, erano sorte diatribe interne relative alla possibilità di «defenestrare» Belsito.
E proprio in questa fase, «dove si palesavano le sue dimissioni, è emerso un quadro di complicità - si legge negli atti - tra Belsito e Nadia Dagrada, responsabile amministrativo contabile del movimento, e di altri soggetti della segreteria, tutti a conoscenza delle elargizioni che andavano avanti da anni, non solo a favore di Umberto Bossi e dei suoi familiari, come «pagamenti di decine di fatture per le spese della famiglia, ristrutturazioni, auto, cellulari, schede telefoniche, dentista» e altro, ma anche a favore di Rosi Mauro e del Sindacato Padano, della scuola «Bosina» di Varese fondata dalla moglie del «capo» Manuela Marrone, ma anche al senatore Roberto Calderoli.
«A conoscenza delle varie operazioni è anche Daniela Cantamessa (...) della segreteria particolare di Umberto Bossi». E che in molti sapessero, secondo gli investigatori, è testimoniato da «eloquenti, precise e circostanziate (...) decine di telefonate» tra l'ex tesoriere e la responsabile amministrativo contabile di via Bellerio. (ANSA)
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