Lega, dalle carte dell'inchiesta
soldi del partito anche a Calderoli

Dalle carte dell'inchiesta della procura di Milano sul tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, risulta che parte dei soldi del partito «sono state utilizzate per sostenere esigenze personali e familiari, estranei alle finalità e alle funzionalità del partito Lega Nord».

Dalle carte dell'inchiesta della procura di Milano sul tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, risulta che parte dei soldi del partito «sono state utilizzate per sostenere esigenze personali e familiari, estranei alle finalità e alle funzionalità del partito Lega Nord».

In particolare, emerge che i pagamenti venivano fatti a favore di «Umberto Bossi, Manuela Marrone (moglie di Bossi), Riccardo, Renzo e Roberto Bossi (figli di Umberto), Rosy Mauro, Roberto Calderoli, Piergiorgio Stiffoni (esponente leghista, ndr)», oltre alla scuola Bosina, «riconducibile a Manuela Marrone», e al sindacato padano «riconducibile a Rosy Mauro».

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