Ritrovi notturni per l'estate:
obiettivo prevenire le lamentele

Tema caldo quello delle aree estive. Tutti le vogliono, ma mai sotto casa. Perché, è inevitabile, qualche disagio, dehor e ciringuiti vari se lo portano sempre dietro. Meglio cominciare a parlarne presto allora. Pianificando e anticipando le lamentele.

Tema caldo quello delle aree estive. Tutti le vogliono, ma mai sotto casa. Perché, è inevitabile, qualche disagio, dehor e ciringuiti vari se lo portano sempre dietro. Meglio cominciare a parlarne presto allora. Pianificando e anticipando lamentele che per altro qualcuno ha già sollevato in via preventiva presentando le proprie rimostranze a Palazzo Frizzoni.

In giunta, a Palafrizzoni, c'è stato un primo confronto che però non ha portato ad alcuna decisione. Bisognerà attendere ancora un po'. Nel frattempo anche la terza Circoscrizione ha messo le mani avanti e nella seduta di martedì sera ha dato il via libera a un paio di documenti sullo stesso argomento.

Il primo (approvato a maggioranza con i voti contrari di Aldo Cristadoro, Lucia Molinari e Paolo Bianchi) chiede all'amministrazione l'istituzione di un tavolo di studio e proposta che «faccia confrontare i principali attori in questione e in particolare gli assessori alle Attività produttive e Commercio, alle Politiche giovanili, alla Sicurezza, oltre al presidente della terza Circoscrizione, al comandante della Polizia locale ed eventualmente ad altri rappresentanti dei commercianti o degli organizzatori».

«Si tratta solo di ragionare sui problemi e prospettare soluzioni anche minute», precisa il presidente della Circoscrizione Daniele Lussana. Quali? Le questioni sono tante – dalla eccessiva concentrazione delle attività alla presenza delle forze dell'ordine sottodimensionata –, ma alla fine il dibattito sembra ruotare soprattutto su quello spalto di San Giacomo, al centro di numerose polemiche già lo scorso anno.

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