Villongo, fallisce l'ultimo tentativo
Dopo 20 anni la Lega dà forfait

È andata. Al fotofinish, è finita. Se qualche giorno fa il pasticcio Boni&Piccioli era a un pelo dall'urna, lunedì 2 aprile tutto s'è compiuto: dopo 20 anni di dominio più o meno assoluto, a Villongo la Lega Nord non si presenterà con il suo sigillo al voto del 6 e 7 maggio.

È andata. Al fotofinish, è finita. Se qualche giorno fa il pasticcio Boni&Piccioli era a un pelo dall'urna, lunedì 2 aprile tutto s'è compiuto: dopo 20 anni di dominio più o meno assoluto, a Villongo la Lega Nord non si presenterà con il suo sigillo al voto del 6 e 7 maggio.

S'era scomodato persino l'olimpo del Carroccio, pare che Umberto Bossi di persona personalmente ci abbia provato fino a ieri mettere ordine nella «babilonia» di Villongo, nel tentativo di salvare una delle sue roccaforti del profondo Nord dei lumbard.

L'impressione è che alla fine abbiamo vinto le logiche politiche, anche se gli esponenti dalla provincia al Parlamento frenano: non s'è trattato di logiche, ma di dissidi personali. Morale: i due litiganti con le rispettive congreghe - Lorena Boni il sindaco e Alberto Piccioli Cappelli l'assessore dissidente - hanno oscurato il «Sole delle Alpi».

Proprio a Villongo, dove il Carroccio era arrivato presto prestissimo, sul finire degli Anni '80, quando per la prima volta l'allora Lega Lombarda aveva scippato le prime due poltrone in Parlamento. Ieri l'ultimo atteso atto di una «grana» che aveva preso quota nell'autunno del 2010, con i primi malumori in Giunta fra le due cordate.

Alla fine, il sindaco uscente svolta con la civica «Lorena Boni - Lista per Villongo», Alberto Piccioli Cappelli, con la lista civica «Piccioli - Nuovo impegno per Villongo». Dunque, alla conta finale risulta che a Villongo si contenderanno l'ufficio del sindaco almeno quattro liste. Mentre una quinta si aggira come uno spettro da settimane e potrebbe uscire dal cilindro stamattina, con Giuseppe Vigani.

Quel che è sicuro è che non ci saranno simboli di partito. Forfait anche per il Pdl, che non ha saputo disegnarsi una rotta, prigioniero delle sue correnti. Lunedì hanno depositato le liste «Uniti per Villongo», guidati da Mariella Ori Belometti, e i «Cittadini in… Comune» del candidato Marco Consoli.

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