Cromo a Treviolo: l'indagine
passa all'antimafia di Brescia

L'inchiesta sul cromo scoperto nel futuro campus scolastico di Treviolo è passata a Brescia, essendo il reato contestato - attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, come nell'indagine Brebemi - di competenza della Direzione distrettuale antimafia.

L'inchiesta sul cromo scoperto nel futuro campus scolastico di Treviolo è passata a Brescia, essendo il reato contestato - attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, lo stesso dell'indagine sulla Brebemi - di competenza della Direzione distrettuale antimafia.

Il pm Carmen Pugliese, dopo aver disposto il sequestro del cantiere, ha trasmesso gli atti alla Dda bresciana, alla quale da ieri il sostituto procuratore è stato «applicato». In pratica, il magistrato bergamasco continuerà a occuparsi dell'indagine di Treviolo, ma per conto della Distrettuale antimafia.

Il passaggio di pertinenze potrebbe essere un buon argomento a disposizione delle difese oggi, durante l'udienza del tribunale del Riesame chiamato a decidere sull'istanza di dissequestro del cantiere. Se la competenza funzionale è di Brescia, è valido il provvedimento di un pm della Procura di Bergamo all'epoca non ancora applicato alla Dda?

È questo uno dei punti su cui daranno battaglia i legali dei tre indagati (gli avvocati Anna Marinelli per il committente Francesco Fiorini; Marco De Cobelli per Andrea Fusco, ex amministratore della «Locatelli geom. Gabriele», ditta esecutrice dei lavori; Matteo Anzalone e Fedora Rota per Flavio Todeschini, direttore dei lavori).

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