Cre: pronta un'estate da urlo
Per capire il valore della parola

«Passpartù» è una chiave che apre tutte le porte. Una parola che apre mille orizzonti: non a caso è stata scelta come filo conduttore per i Centri ricreativi estivi di quest'anno, che mettono al centro la parola.

«Passpartù» è una chiave che apre tutte le porte. Una parola che apre mille orizzonti: non a caso è stata scelta come filo conduttore per i Centri ricreativi estivi di quest'anno, che mettono al centro la parola. L'Ufficio per la pastorale dell'età evolutiva lo ha presentato agli oratori in questo fine settimana in una lunga e festosa maratona di canti, balli, storie, che si chiude stasera in Seminario.

La festa d'inizio stagione, alla quale prende parte anche il vescovo Francesco Beschi, in tre giorni coinvolge oltre quattromila adolescenti: gli animatori, cuore pulsante del Cre. Questo è il momento in cui questa grande macchina si mette in moto.

I ragazzi sono la parte più importante perché sono loro che negli oratori stanno vicino ai bambini, li fanno giocare, si occupano delle gite e dei laboratori. «Non sono però già capaci di farlo - spiega don Michele Falabretti, direttore dell'Ufficio pastorale per l'età evolutiva (Upee) -, perciò da qui in poi parte una serie di incontri di formazione dedicati a loro».

«Sono gli adulti i custodi dei principi educativi e dei valori di fondo, ma sono gli adolescenti ad avere la capacità di stare con i piccoli. Chiediamo quindi agli adolescenti di riflettere sul tema, perché per farlo scoprire ai bambini devono prima farlo proprio. È una specie di catechesi. Poi la scuola degli animatori prosegue con attività di carattere pratico, con particolare attenzione alla creatività, alla capacità di inventare. Così poi potranno progettare il Cre insieme con i loro curati».

Il logo è una piccola torre di lettere sulla quale i bambini, giocosamente, si arrampicano. Il tema, la parola, è volutamente molto vasto: «Dopo il cielo, la terra e il tempo, scelti negli anni scorsi, ci è sembrato naturale occuparci della parola, che sta all'inizio della comunicazione e delle relazioni tra gli uomini. Un tema che sia anche un "grande contenitore" lascia agli oratori la massima libertà di interpretazione».

L'obiettivo è far capire ai bambini il valore della parola, a partire da quella del Vangelo. E mostrare, come si legge nel sussidio, che «le parole buone puliscono il cuore e gli permettono di puntare alle cose importanti, quelle che sono buone e servono a tutti. Allora la torre cresce, perché le parole fanno crescere la possibilità che gli uomini costruiscano legami e relazioni».

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