Treviolo, «l'occhio» dei pensionati
fa scattare i controlli al cantiere

Si fermavano a guardare quei camion che scaricavano «roba nera» nel cantiere del campus scolastico: sono stati alcuni pensionati di Treviolo a sollevare i primi dubbi sulla qualità del materiale di riempimento utilizzato nel cantiere.

Si fermavano a guardare al di là della recinzione quei camion che scaricavano «roba nera» nel cantiere del campus scolastico di via Papa Giovanni: sono stati alcuni pensionati di Treviolo a sollevare i primi dubbi sulla qualità del materiale di riempimento utilizzato dall'impresa Locatelli di Grumello del Monte, esecutrice dei lavori. L'hanno detto al sindaco, Gianfranco Masper, che ha fatto propri quei dubbi e ha disposto i primi controlli. Il tutto accadde a cavallo fra settembre e ottobre 2010.

Ma ben tre certificati (presentati dalla stessa Locatelli, poi dalla Ced, la società committente, e infine da un laboratorio esterno) dicevano la stessa cosa: i livelli di sostanze inquinanti risultavano entro i limiti di legge.

A gennaio di quest'anno è toccato all'Arpa controllare, con esito opposto: in laboratorio sono state rilevate tracce di cromo esavalente oltre i parametri previsti.

Il controllo ha interessato anche il marciapiede Sud, che all'epoca delle prime analisi non era ancora stato realizzato. Mercoledì mattina i carabinieri hanno posto sotto sequestro il cantiere, su mandato del pm Carmen Pugliese, che ha aperto un'inchiesta per presunto traffico di rifiuti. Tre gli indagati.

Intanto l'altra sera in Consiglio comunale di Treviolo non sono mancati momenti di tensione: nessuno si sarebbe aspettato di dover discutere dei sigilli al cantiere della scuola. Il sindaco Gianfranco Masper ha aperto la discussione illustrando quanto accaduto mercoledì mattina. La risposta dell'opposizione non si è fatta attendere: «A ripetizione abbiamo chiesto che si approfondisse la questione – ha ribattuto Pasquale Gandolfi, capogruppo della lista civica Progetto Treviolo – ma ci è sempre stato risposto che l'Amministrazione era serena sulla regolarità dei lavori. Ci chiediamo perché non siano stati effettuati subito esami imparziali. A tutto si aggiunge che non eravamo al corrente dei controlli fatti e di cui lei ci ha dato comunicazione adesso».

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