Dec, bufera giudiziaria a Bari
«Alla Trucca è tutto a posto»

Il gruppo Degennaro, che a Bergamo ha vinto l'appalto per la realizzazione del nuovo ospedale alla Trucca, è finito in una bufera giudiziaria a Bari.
La Procura, nell'ambito di un'inchiesta sulla realizzazione di parcheggi interrati a Bari in piazza Giulio Cesare, davanti al Policlinico, ma anche in quello di piazza Cesare Battisti, ha indagato, a vario titolo, 51 persone; per 7 sono stati disposti gli arresti domiciliari e tra questi, oltre a funzionari del Comune di Bari e un dirigente della Regione Puglia, ci sono il consigliere del Pd alla Regione Puglia Gerardo Degennaro e suo fratello Daniele: sono indagati nella loro qualità di imprenditori proprietari della Dec spa, la più nota società del gruppo Degennaro.

Nei provvedimenti restrittivi vengono contestati i reati di corruzione, frode e diversi falsi. La notizia è rimbalzata a Bergamo, dove la Dec è capofila dell'associazione temporanea d'impresa che ha vinto l'appalto per il nuovo ospedale.

«Sulla vicenda di Bari siamo sereni: i miei fratelli sono comproprietari dell'azienda, ma questo non avrà contraccolpi sulla nostra operatività. La magistratura deve fare il suo lavoro, ma posso affermare che non abbiamo nulla da temere, basta consultare le carte: quei parcheggi sono stati realizzati in project financing, e come società costruttrice siamo in perdita di almeno 3 milioni di euro l'anno, mancano gli introiti perché i parcheggi non sono utilizzati», afferma Vito Degennaro, amministratore unico della Dec spa, che segue a Bergamo i lavori per il nuovo ospedale.

Pare che l'inchiesta barese sia partita anche da segnalazioni di cittadini per infiltrazioni d'acqua nel cantiere dei parcheggi; in più, la Procura contesterebbe alla Dec anche risparmi sul materiale di costruzione e tecniche che avrebbero danneggiato altri edifici.

Cosa pensa Degennaro della singolare coincidenza che anche alla Trucca, nella realizzazione del nuovo ospedale ci siano state infiltrazioni d'acqua? «Penso che questa inchiesta sarà per noi un pesante danno di immagine, ma siamo tranquilli da tutti i punti di vista: abbiamo realizzato l'ospedale a regola d'arte, come ci è stato detto di costruirlo, e sulle infiltrazioni ho già detto che ritengo che le responsabilità non siano nostre. L'opera è comunque quasi pronta, e non si dimentichi che abbiamo un contenzioso in atto con l'Azienda ospedaliera: abbiamo avanzato riserve per 150 milioni di euro».

Ca. T.