Imu, le associazioni delle famiglie
«Con la crisi, una notizia positiva»

La proposta per la nuova Imu, se da un lato penalizza seconde case, negozianti, liberi professionisti e imprenditori, dall'altro va a tutelare le famiglie. Il presidente del Forum bergamasco delle associazioni familiari: «È sicuramente una notizia positiva».

La proposta di Palafrizzoni sull'applicazione dell'Imu, se da un lato penalizza i proprietari di seconde case, negozianti, liberi professionisti e imprenditori, dall'altro va a tutelare le famiglie.

L'aliquota Imu per la prima casa sarà pari al 4 per mille e non apporterà aggravi fiscali ai proprietari della prima casa. E la cifra che le famiglie si troveranno a dover sborsare non sarà superiore alla vecchia Ici.

La strategia salva reddito indirizzata alle famiglie ha accolto anche qualche commento di approvazione. In primis da quelle realtà che sono impegnate sul territorio in un'azione di tutela della famiglia, realtà messa a dura prova dalla crisi economica.

È il presidente del Forum bergamasco delle associazioni familiari a lasciare un primo commento a caldo: «È sicuramente una notizia positiva – commenta Vanni Invernici –. In questo momento credo che si debba auspicare equità e giustizia, salvaguardando le famiglie che sono la parte più provata dalla crisi».

Le associazioni di categoria invece non ci stanno e hanno subito preso contatti con l'amministrazione comunale. «Ho parlato con il sindaco – spiega Paolo Malvestiti, presidente Ascom –. Sono rimasto allibito nel sentire e vedere ciò che si sta prospettando. Il mondo imprenditoriale non può sempre fare da spalla a queste preoccupazioni, siamo esausti. La nostra parte l'abbiamo fatta e continueremo a farla, ma nella misura in cui ci è concesso si respirare. Spero che il buon senso prevalga».

«Esprimiamo forte preoccupazione in merito all'applicazione dell'imposta così come si è profilato nel corso della Commissione consiliare – afferma Giorgio Ambrosioni, presidente Confesercenti –. Si prevede un vero e proprio salasso per le imprese del commercio le cui ripercussioni non mancheranno di farsi sentire sul tessuto economico locale».

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