Preallarme e incubo siccità:
le sorgenti si sono dimezzate

La portata media delle nostre sorgenti si è dimezzata: -50%, ma in alcuni casi si va sotto molto di più. Se non è proprio emergenza siccità, siamo alla fase uno: le precipitazioni dell'inizio 2012 sono state circa un terzo rispetto alla media degli ultimi tre anni.

Un numero su tutti: la portata media delle nostre sorgenti si è dimezzata: meno 50 per cento, ma in alcuni casi si va sotto molto di più. Se non è proprio emergenza siccità, siamo alla fase uno: le precipitazioni di questo inizio 2012 sono state circa un terzo rispetto alla media degli ultimi tre anni.

Deve quindi piovere subito e tanto, altrimenti saranno problemi seri e dal preallarme si arriverà presto alla situazione di allarme. Intanto resta valido l'invito a non sprecare acqua, perché il quadro che andava prospettandosi già all'inizio del mese non ha fatto che aggravarsi, un po' in tutta la Bergamasca.

Le aree più critiche, conferma Uniacque, la società che nella nostra provincia gestisce 3.833 chilometri di acquedotto con 127 pozzi, 303 sorgenti e 728 serbatoi, rimangono la Valle Imagna, la Valle del Lujo, quella del passo della Presolana (per cui è stata emessa da parte del sindaco l'ordinanza di contenimento dei consumi).

Ma è preoccupante anche la situazione della zona di Gromo e Ardesio - in particolare Valcanale -, poi Rogno, Clusone e i paesi di Gorno, Colzate - più critica la situazione nella zona di Bondo - e, in Valle Brembana, i paesi di Dossena e San Giovanni Bianco, lungo la sponda idrografica destra del Brembo.

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