Omicidio di Mozzo, la Cassazione:
nessuna revisione del processo

Ricorso inammissibile e quindi, almeno per ora, il caso di Flavio Tironi - 48enne ex cuoco di Mozzo latitante e condannato in via definitiva a 22 anni di reclusione per l'omicidio della madre Gemma Lomboni - non sarà sottoposto a revisione.

Ricorso inammissibile e quindi, almeno per ora, il caso di Flavio Tironi - 48enne ex cuoco di Mozzo latitante e condannato in via definitiva a 22 anni di reclusione per l'omicidio della madre Gemma Lomboni - non sarà sottoposto a revisione.

Il difensore di Tironi, l'avvocato milanese Claudio Defilippi, non ha però intenzione di cedere le armi: «Stiamo già lavorando a una nuova richiesta di revisione del processo, che depositeremo alla Corte d'appello di Brescia: ci sono nuovi elementi da valutare in questo caso giudiziario».

Una prima richiesta di revisione del processo (la sentenza definitiva di condanna a 22 anni è del 2008, anno dal quale è latitante Tironi, ndr) era già stata depositata e respinta a Brescia dal legale, e la Cassazione ha ora deciso in effetti proprio sul ricorso contro la decisione presa dai giudici bresciani.

Solo di fronte a nuovi elementi probatori il processo potrà quindi avere una possibilità di riapertura e, quindi, di revisione. Secondo il legale, uno dei punti di novità che porterebbe a questo potrebbe essere relativa al referto autoptico: l'esame del corpo di Gemma Lomboni era stato fatto in assenza di un consulente di parte (all'epoca non c'erano indagati, ma marito e figlio avrebbero potuto nominarne in quanto persone offese), pregiudicando quindi alcune possibilità per Tironi.

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