Dalla Francia: «Quando aspettavo
la mia bimba mai atteso a una cassa»

«Non voglio creare la solita polemica Italia/Francia ma vorrei solo farvi partecipi delle differenze che noto nel quotidiano. Quando aspettavo la mia bimba non ho mai atteso ad una cassa, la maggior parte delle persone mi faceva passare con piacere». Ce lo scrive una lettrice.

«Non voglio creare la solita polemica Italia/Francia ma vorrei solo farvi partecipi delle differenze che noto nel quotidiano. Quando aspettavo la mia bimba non ho mai atteso ad una cassa, la maggior parte delle persone mi faceva passare con piacere». Ce lo scrive una lettrice.

Ecco il testo della sua email
«Buongiorno,
vorrei reagire all'articolo di Emanuela Merelli relativo al poco rispetto della donna incinta (e non) nella nostra società. Innanzitutto esprimo la mia solidarietà come donna e mamma alla signora Emanuela Merelli, inoltre aggiungo la mia indignazione rispetto all'accaduto.

Sono ormai dodici anni che vivo in Francia ma, essendo originaria di Bergamo leggo quotidianamente l'Eco per sentirmi un po' a casa e seguire l'evoluzione del mio Bel Paese.

Quando leggo lettere come quelle della signora Merelli sono veramente triste di dover ammettere che l'Italia, che difendo tanto dall'estero, mi appare sempre più decadente.

Non voglio creare la solita polemica Italia/Francia ma vorrei solo farvi partecipi delle differenze che noto nel quotidiano. Quando aspettavo la mia bimba non ho mai atteso ad una cassa, la maggior parte delle persone mi faceva passare con piacere.

L'8 Marzo noi donne non riceviamo mimosa, pero' durante tutto l'anno c'é sempre qualcuno che ci tiene una porta aperta per farci passare, che ci aiuta a scendere dal bus con il passeggino, che cede il proprio posto ad una donna incinta.

Ovviamente anche qui in Francia non è la regola ma, in Italia mi sembra stia diventando l'eccezione. La più grande qualità degli italiani all'estero é considerata essere la gentilezza e la spontaneità dei sentimenti: non lasciamo che anche questo complimento si trasformi in critica a causa di gesti elementari di educazione che si fanno sempre più rari!

Un cordiale saluto»
Ilaria Salvi-Joulia

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