Meno lavoro, meno infortuni
Il calo degli incidenti è del 6%

Il calo del numero degli infortuni sul lavoro (-6%) è legato anche alla crisi economica che ha determinato una riduzione delle ore di occupazione. Ne sono convinti i rappresentanti sindacali della Bergamasca, insieme alla forte attività di formazione e prevenzione.

Il calo del numero degli infortuni sul lavoro (-6%) è legato anche alla crisi economica che ha determinato una riduzione delle ore di occupazione. Ne sono convinti i rappresentanti sindacali della Bergamasca, che hanno affiancato a questa causa anche la forte attività di formazione e prevenzione promossa sul territorio.

Preoccupano invece i dati relativi al numero di irregolarità (465) che, anche se non sono tutte equiparabili, restano alti. Ferdinando Piccinini, segretario Cisl Bergamo, Marco Cicerone, segretario Uil Bergamo e Luigi Bresciani, segretario Cgil Bergamo, promettono che il livello di attenzione e l'impegno per la sicurezza sul lavoro resterà alto.

Davanti ai dati dell'Asl che parlano di un calo del numero di infortuni sul lavoro, una delle cause è legata alla crisi economica. «Non ci sono dubbi che statisticamente ci sia una riduzione - ha affermato Marco Cicerone - ma è legata anche alla riduzione del lavoro. Per fare un battuta diciamo che la ripresa economica la registriamo dal numero di infortuni che avvengono. Prima di cantar vittoria dobbiamo quindi aspettare che si assesti il sistema economico».

Sulla stessa linea, Ferdinando Piccinini, che ha ricordato come, in particolare nel settore edile, «si deve commisurare il numero di infortuni con le ore lavorate. Da alcuni anni questo è un settore che registra una contrazione».

Poi, è ovvio, alla crisi si aggiunge anche l'impegno sul fronte della formazione e della prevenzione: «In particolare per quanto riguarda l'edilizia - ha ricordato Luigi Bresciani - c'è un'attenzione sindacale quasi spasmodica verso la sicurezza e la tutela dei lavoratori. E anche le imprese lavorano maggiormente su questo fronte». I rappresentanti dei lavoratori hanno messo l'accento sull'importanza della prevenzione, e sull'impegno costante messo in campo su questo fronte.

Secondo i dati diffusi dall'Azienda sanitaria, dal 2006 al 2010 si è registrato un calo degli infortuni sul lavoro pari al 6%. E, dal 2001 al 2011, sono diminuiti anche quelli mortali. Entrando nell'area edile, la riduzione degli infortuni mortali è passata dai 9 casi del 2000 ai 2 dello scorso anno. Se il numero di incidenti sul lavoro è in riduzione, resta invece alto il dato relativo alle irregolarità. Lo scorso anno ci sono stati controlli in 733 cantieri, che si traducono in oltre mille sopralluoghi e 1.400 imprese controllate. Nove le indagini per infortuni e 314 inchieste per malattie professionali. Il numero di irregolarità registrato si è quindi attestato a quota 465.

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