Traffico o riscaldamento:
chi ha più colpe per lo smog?

Il caldo degli ultimi giorni, che ha limitato l'uso degli impianti di riscaldamento, non ha invece fermato lo smog che continua a salire. Segno forse che non sono tanto i riscaldamenti a far volare le polveri sottili, quanto il traffico e altre fonti di inquinamento.  Commenta

Il caldo degli ultimi giorni, che ha limitato l'uso degli impianti di riscaldamento, non ha invece fermato lo smog che - in attesa della pioggia prevista fra domenica e lunedì - continua a salire. Segno forse che non sono tanto i riscaldamenti a far volare le polveri sottili ,quanto il traffico e altre fonti di inquinamento.

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I dati delle centraline dell'Arpa sono inequivocabili: un nuovo salto verso l'alto le pm10 l'hanno fatto fra giovedì e venerdì. Ecco i dati (il limite di legge è fissato a 50 microgrammi per metro cubo):

Bergamo, via Meucci 95
Bergamo, via Garibaldi 115
Dalmine 67
Filago 92
Lallio 60
Osio Sotto n.d.
Treviglio 93
Calusco 67

Tutti i valori sono in crescita rispetto al dato precedente: a Bergamo, Filago e Treviglio la situazione più preoccupante, con polveri sottili a ridosso o al di sopra del doppio del valore massimo consentito.

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