Scuola di magistratura, Fontana:
«Bergamo diventi sede unica»

L'onorevole Gregorio Fontana, deputato bergamasco del Pdl, ha dichiarato: «La sede bergamasca della scuola di magistratura è in pericolo dopo che Napolitano ha parlato dell'unificazione delle tre scuole in Italia. Lavoriamo perché sia Bergamo la sede unica»

L'onorevole Gregorio Fontana, deputato bergamasco del Popolo della Libertà, ha dichiarato: «L'intervento dei giorni scorsi del Capo dello Stato Giorgio Napolitano al Consiglio superiore della magistratura è stato inequivocabile. L'esortazione è stata quella di procedere all'unificazione delle tre scuole di magistratura previste nel Paese: Bergamo, Firenze e Benevento. In questi tempi di ristrettezze e sacrifici, sarebbe del resto difficilmente comprensibile una scelta differente, considerati inoltre gli enormi problemi che si sono riscontrati nell'iter di costituzione e perfezionamento di questi istituti di specializzazione».

«Bergamo, come noto, è di gran lunga la sede più avanzata - prosegue Fontana -. L'anno scorso l'allora ministro della Giustizia Angelino Alfano, in una cerimonia al Teatro Donizetti aveva di fatto sancito la sua costituzione e, su mia proposta, la sua intitolazione al magistrato bergamasco, vittima del terrorismo, Guido Galli. Dopo anni nei quali le spese per l'affitto nei locali del Collegio Sant'Alessandro erano stati impropriamente sostenute da Comune e Provincia, ora le stesse sono a carico del Demanio. Permangono però evidenti difficoltà nel reperimento dei fondi per le attività ordinarie».

«Dall'ultimo confronto sul territorio, nelle scorse settimane, è emersa la volontà di far partire i corsi a breve, ma chiaramente l'autorevole recente presa di posizione del Presidente della Repubblica cambia il quadro in modo radicale - afferma Fontana -. Bisogna cioè mettersi al lavoro affinché Bergamo diventi la sede unica. Un traguardo che deve essere raggiunto con la collaborazione di tutti i livelli istituzionali del territorio».

«Bisogna aprire al più presto un confronto con il ministro della Giustizia Paola Severino per verificare la fattibilità dell'operazione. Bergamo ha tutte le carte in regola, è fino ad ora la sola ad avere un iter ben più avviato rispetto alle altre sedi, compresa un'importante Università, che ha già dato tutta la sua disponibilità per collaborare con la scuola. Si tratta di un'occasione che non possiamo perdere».

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