Falegname 41enne di Mozzanica
trovato morto nell'isola di Cuba

È precipitato dal secondo piano di un edificio mentre si trovava a Cuba in vacanza con due amici. Sarebbe questa, secondo le prime ricostruzioni, la causa della morte di Roberto Avelli, un falegname di 41 anni che abitava a Mozzanica.

La notizia della tragica scomparsa, che risalirebbe a mercoledì, è stata confermata giovedì sera dal ministero degli Esteri, ma le cause della caduta non sono ancora state chiarite con precisione. L'uomo è stato trovato a terra davanti a un palazzo di Holguin, una città nella zona orientale dell'isola caraibica, con ferite alla testa che gli inquirenti cubani hanno ritenuto compatibili con una caduta dal secondo piano di quello stesso edificio.

Un malore? Una lite degenerata? O un tragico gesto? Fino a ieri a livello ufficiale non veniva esclusa nessuna ipotesi. La stessa Farnesina, che sta seguendo passo dopo passo la vicenda tramite l'ambasciata italiana a Cuba, sta aspettando informazioni più precise, che probabilmente arriveranno nelle prossime ore con l'autopsia.

Roberto Avelli era arrivato a Cuba il 6 febbraio insieme a due amici per trascorrere un periodo di vacanza di tre settimane. A un certo punto, però, si sarebbero perse le tracce del bergamasco, che sembra avesse anche manifestato l'intenzione di rientrare a Mozzanica prima della data prefissata: per un paio di giorni gli amici che erano partiti con lui, così come i familiari in Italia, non sono più riusciti ad avere sue notizie.

Roberto Avelli, artigiano, era nato il 4 settembre del 1970 e abitava in via 25 Aprile a Mozzanica con la madre. Nello stesso edificio abita anche il fratello sposato (ma la famiglia è composta anche da tre sorelle) con il quale condivideva anche l'attività lavorativa nel settore della lavorazione del legno, in particolare la produzione di porte e finestre.

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