Inchiesta sulla Borgunitour:
tre indagati, accuse più gravi

Nuove perquisizioni sono scattate giovedì mattina, nella Bergamasca, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano nella quale risultava già indagato, dallo scorso luglio, Dario Zambelli, legale rappresentante della Borgunitour.

Nuove perquisizioni sono scattate giovedì mattina, nella Bergamasca, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano nella quale risultava già indagato, dallo scorso luglio, Dario Zambelli, legale rappresentante della Borgunitour, società emanazione della Cisl di Bergamo e che fa capo all'Ente turistico sociale italiano, in sigla Etsi.

Ora anche altre due persone risultano iscritte nel registro degli indagati: si tratta di Giuseppe Baccalà, pure lui dipendente della Borgunitour, e di Ezio Prandi, della Etsi di Bergamo. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero presentato delle false attestazioni sui requisiti richiesti per aggiudicarsi gare d'appalto indette dal Comune di Milano per la gestione di case vacanze.

Tra le accuse ci sono infatti la turbativa d'asta, oltre alla truffa aggravata e alla corruzione. Non solo, dunque, la Borgunitour non avrebbe avuto i requisiti per prendere parte alle gare ma, secondo i pm di Milano, se le sarebbe aggiudicate grazie a presunte tangenti.

Nei giorni scorsi la procura milanese aveva chiesto una proroga dell'indagine, partita l'anno scorso a seguito di un esposto presentato da un concorrente della Borgunitour in merito all'aggiudicazione di una gara d'appalto per la ristrutturazione e la gestione di due case vacanze per ragazzi a Pietra Ligure e a Cesenatico.

Giovedì i militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano hanno effettuato le nuove perquisizioni, con l'obiettivo di reperire ulteriore documentazione - si è appreso - in merito ad altre quattro gare d'appalto, il cui valore complessivo (compresa la prima) ammonterebbe a 40 milioni di euro.

Dal canto suo, Dario Zambelli si dice «sereno e fiducioso nella giustizia» e aggiunge: «Non posso dire nulla in quanto c'è un'indagine in corso». Anche il suo legale, l'avvocato Roberto Bruni, si dice fiducioso.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 3 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA