Oculistica, Zenoni si è dimesso
Indagato l'ex primario dei Riuniti

Dal primo febbraio Stefano Zenoni non è più primario di Oculistica agli Ospedali Riuniti. Formalmente si è dimesso per «motivi di salute», in realtà sarebbe stato un atto dovuto: la Procura della Repubblica lo accusa di vari reati, dalla falsificazione di cartelle cliniche alla concussione.

Dal primo febbraio Stefano Zenoni, 56 anni, non è più il primario dell'unità di Oculistica degli Ospedaòi Riuniti di Bergamo. Ufficialmente si è dimesso per «motivi di salute», in realtà si tratterebbe di un atto dovuto dopo l'ordinanza del giudice delle indagini preliminari che ha vietato al medico l'esercizio della professione per due mesi e il divieto di esercizio della funzione pubblica in qualità di primario.

I reati che la Procura della Repubblica contesta a Zenoni sarebbero numerosi. Si parla di falsificazione di cartelle cliniche dei pazienti (e potrebbero essere coinvolti anche altri colleghi di Zenoni) e di concussione perché si sospetta che l'oculista «dirottasse» spesso i propri pazienti, dopo la degenza in ospedale, nel suo studio professionale privato.

Le indagini su Zenoni, in servizio ai Riuniti dal 1999, sono scattate nel 2010 e riguarderebbero fatti, tutti commessi in ospedale, risalenti tra il 2008 e il 2010. La procura ha ipotizzato anche l'ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato, ma il gip non è stato di questo parere.

Sulla vicenda l'Azienda ospedaliera di Largo Barozzi non rilascia dichiarazioni, ma è già stato nominato il sostituto: Edoardo Fiorentini che, già nello staff di Oculistica, avrà l'incarico di facente funzioni.

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