Schiacciato dalla ruspa:
l'addio a Selva di Zandobbio

«È morto piantando alberi: che significa pensare ai posteri».. Lo ha detto il parroco ai funerali di Giuseppe Tebaldi, l'imprenditore che aveva perso la vita nell'infortunio accaduto venerdì pomeriggio nella sua azienda alla località Selva di Zandobbio.

«Vorrei che Giuseppe fosse ricordato non per la tragica circostanza in cui è morto, ma per il gesto che stava compiendo prima di morire. Stava piantando degli alberi. Quest'azione ha un grande valore: significa pensare ai posteri». Lo ha detto nell'omelia il parroco della Selva di Zandobbio, don Danilo Mazzola, durante i funerali di Giuseppe Tebaldi, l'imprenditore di 85 anni che aveva perso la vita nell'infortunio accaduto venerdì pomeriggio nella sua azienda, la Tebaldi marmi e graniti.

Le esequie sono state celebrate alle 14,30 nella chiesa parrocchiale della Selva: c'erano circa 200 persone, la maggior parte degli abitanti della frazione. Il parroco ha ricordato anche l'amore e la dedizione con cui il defunto aveva cresciuto i suoi tre figli, Mariella, Adriano e Pierangelo, e la passione con cui portava avanti la sua azienda.

Secondo la ricostruzione della dinamica dell'incidente effettuata dai carabinieri di Trescore Balneario, l'anziano stava guidando una pala gommata Volvo, sul retro della sua ditta.

Stava spostando alcune zolle di terra con la macchina industriale per poi piantumare alcuni alberelli. Aveva fatto un volo di oltre 5 metri: era scivolato lungo la scarpata insieme alla pala. L'anziano era rimasto schiacciato sotto il peso della cabina.

Giuseppe Tebaldi era nato il 18 gennaio del 1926 ed era originario di Zandobbio. Poco più di quarant'anni fa aveva fondato la sua azienda che era specializzata nella lavorazione di marmi e graniti, poco distante da casa sua.

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