Yara, preso il dna a una donna
«Sono di Frosinone, mai stata lì»

Abita a Frosinone, ma i carabinieri le hanno prelevato il dna perché il suo cellulare risultava agganciato a una cella telefonica di Brembate. Elisa Fusciello che però non è mai stata a Brembate. E dice: «Il telefono non è mio».

Abita a Frosinone, ma i carabinieri le hanno prelevato il dna perché il suo cellulare risultava agganciato a una cella telefonica della zona di Brembate Sopra il giorno della scomparsa di Yara. Protagonista della vicenda Elisa Fusciello, che è stata intervistata dalla trasmissione di Rai 3 «Chi l'ha visto?»: durante la trasmissione ha spiegato di non essere intestataria del numero di telefono che i carabinieri indicavano come suo, circostanza confermata anche da una verifica fatta dall'avvocato della donna con il gestore telefonico.

«A fine ottobre – ha raccontato Elisa Fusciello ai microfoni di Rai 3 – il maresciallo della stazione qui vicina mi ha convocata perché il mio telefonino risultava agganciato alla cella di Brembate Sopra il giorno della scomparsa della ragazzina. Sono rimasta sbalordita e mi sono presentata in caserma, dove il maresciallo mi ha mostrato un foglio con un numero di telefono che diceva essere intestato a me: io ho risposto che non mi risultava di aver mai avuto quel numero. Lui ha preso il telefono e ha digitato il numero: suonava libero. Poi mi ha fatto diverse domande: mi ha chiesto dove ero il 26 novembre 2010, se ero mai stata a Brembate Sopra, poi il modello, il colore e il numero di targa della mia auto».

Tornata a casa, Elisa Fusciello dopo qualche giorno è stata sottoposta al prelievo del dna, come è successo a oltre 13 mila persone in tutta Italia durante le indagini: «Il maresciallo – ha raccontato la donna – mi ha prelevato il dna passandomi sulle gengive due tamponi, che ha chiamato "A" e "B", poi mi ha fatto firmare il verbale. Uscendo dalla caserma sono scoppiata a piangere: mi è crollato il mondo addosso, non riuscivo e non riesco a capire perché siano venuti da me. L'ho fatto per la ragazza e per la sua famiglia, ma quel numero di telefono non è mio, non sono mai stata a Brembate Sopra e poi sono una donna». Elisa Fusciello si è anche rivolta a un legale, l'avvocato Teresa Testa, che in tv ha spiegato: «Ho verificato col gestore telefonico, che da tre anni è cambiato, e il numero non risulta intestato alla signora». Di chi è dunque il numero di telefono? E perché risulta intestato alla donna di Frosinone?

© RIPRODUZIONE RISERVATA