Lavori stradali della Locatelli
Mornico richiede controlli

L'inchiesta sui materiali pericolosi utilizzati nei cantieri della Brebemi rischia di non far dormire sonni tranquilli a molti cittadini e amministratori comunali della Bassa bergamasca. A Mornico richiesti dei controlli per i lavori di via Indipendenza.

L'inchiesta sui materiali pericolosi utilizzati nei cantieri della Brebemi rischia di non far dormire sonni tranquilli a molti cittadini e amministratori comunali della Bassa bergamasca. La causa è semplice: visto quello che sta emergendo dalle indagini sui cantieri per la futura autostrada Brescia-Milano, come escludere che scorie di fonderia o materiali non conformi possano essere stati impiegati anche nel rifacimento di altre costruzioni o strade secondarie? Il dubbio è stato il motivo della larga partecipazione al Consiglio comunale di Mornico, indetto dall'amministrazione viste le preoccupazioni manifestate dai cittadini sulla possibilità che eventuali materiali nocivi siano potuti finire anche sotto via Indipendenza, la strada recentemente risistemata, che dal piccolo centro storico porta in direzione Fornace, verso Ghisalba e Martinengo.

I lavori erano stati appaltati al Gruppo Locatelli da parte di due società immobiliari (Fornace e Zerra), che si erano impegnate ad ampliare e sistemare la strada come standard qualitativo a favore del Comune nell'ambito di un piano di lottizzazione mentre i materiali impiegati nei lavori di allargamento e rifacimento della massicciata provenivano dalla famosa cava Biancinella. «Abbiamo indetto questo Consiglio per dare informazioni precise e non allarmistiche – ha spiegato il sindaco Ermanno Chiodini –. Dopo i fatti di cronaca delle ultime settimane, abbiamo richiesto controlli aggiuntivi e carotaggi sui lavori di via Indipendenza, anche se la strada in realtà non è ancora stata ultimata e consegnata al Comune. Dobbiamo però evitare allarmismi ingiustificati o alimentati ad arte, senza avere dati concreti: alcuni mesi fa avevamo già effettuato due ispezioni e richiesto la dichiarazione di conformità, rilasciata dal responsabile dei lavori che ha seguito le analisi e certificato la correttezza dei materiali usati».

Anche i cittadini hanno chiesto informazioni chiare e rassicurazioni su procedure e controlli. «Prima del collaudo finale della strada e della consegna all'amministrazione comunale della strada – ha voluto rassicurare Chiodini – abbiamo nuovamente richiesto a ditte “terze” e laboratori specializzati di effettuare verifiche e carotaggi, con la speranza di trovare conferma che tutto sia stato fatto secondo le norme di legge».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 10 gennaio

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