Nonni in affido a Caravaggio contro la solitudine

Nonni in affido a Caravaggiocontro la solitudineAppello alle famiglie: aprite le case per offrire compagnia o il pranzo, accompagnateli a fare la spesa

«Aprite le vostre case agli anziani che in estate restano ancora più soli: adottate un nonno». L’appello è del Comune di Caravaggio, dove sono 2.730 le persone oltre i 65 anni, 1.619 donne e 1.111 uomini. Per molti di loro la solitudine è sempre in agguato, e spesso in questo periodo diventa più intensa: figli e nipoti sono in vacanza e i nonni restano soli.

La città si svuota, i negozi sono chiusi e anche le occasioni per scambiare quattro chiacchiere diminuiscono. Perché non affrontare questo problema invitando le famiglie ad aprire le porte di casa, per accogliere un anziano durante i mesi estivi? L’idea è appunto venuta all’Amministrazione comunale che ha avviato una singolare iniziativa per i mesi di luglio e agosto: l’affido dei nonni.

«Si tratta - spiega Augusto Baruffi, assessore ai Servizi alla persona - di un’esperienza simile all’affido che viene messa in atto per aiutare i minori. Intendiamo chiedere alle famiglie la disponibilità ad aprire la propria casa a un anziano nei mesi di luglio e agosto, sostenendo il loro impegno con un contributo di 350 euro mensili, come si fa per le famiglie affidatarie di bambini e ragazzi».

Il progetto sarà coordinato dai Servizi sociali del Comune di Caravaggio, ai quali devono rivolgersi sia le famiglie che intendono offrire la propria disponibilità sia gli anziani che vogliono provare questo tipo di esperienza.

«L’impegno più difficile - continua Baruffi - è quello di combattere la naturale diffidenza degli anziani a entrare nelle case e nelle vite di altre persone. Per questo abbiamo pensato a un percorso differenziato che ha come fine ultimo l’affido ma che comprende diverse possibilità: dall’ospitalità per un pranzo o una cena a un aiuto nel fare la spesa, dall’andare insieme a mangiare un gelato a condividere la compagnia in casa dell’uno o dell’altro. Alcuni anziani ci hanno già mostrato il loro interesse al riguardo, ora si tratta di trovare famiglie disponibili a compiere questo gesto di solidarietà».

È la prima volta che a Caravaggio si sperimenta quest’esperienza. L’intento è quello di coinvolgere gli anziani già seguiti dal servizio di assistenza sociale, che presentano situazioni conosciute di bisogno: si tratta di persone, soprattutto donne, che sono rimaste sole dopo la morte del coniuge, o hanno parenti che abitano lontano.

Sono casi che potrebbero entrare a far parte del «registro dei fragili» lanciato dal ministero della Salute per censire gli anziani a «rischio estate».

L’Amministrazione comunale caravaggina si è mossa anche per affrontare in maniera adeguata l’emergenza caldo. In corrispondenza dei mesi estivi si è provveduto all’assunzione di una persona che si occuperà del servizio di consegna dei pasti a domicilio, che è stato affidato alla cooperativa Acli di Bariano. Un aiuto prezioso per alleggerire il lavoro delle assistenti domiciliari, che in questo modo potranno essere maggiormente presenti sul territorio.

Nell’ufficio dei Servizi sociali è stato anche affisso il vademecum predisposto dall’Asl di Bergamo con i consigli per difendersi dal caldo, dieci regole d’oro per contenere danni alla salute e altrettante regole sulla dieta per affrontare le elevate temperature estive: preferire le uscite nelle prime ore del mattino e dopo il tramonto, evitando le ore più calde della giornata (dalle 11 alle 18), bere molto e spesso durante la giornata, mangiare poco e a più riprese.

Nel frattempo si attende l’esito dell’appello lanciato alle famiglie caravaggine: per segnalare la propria disponibilità è sufficiente telefonare ai Servizi Sociali (0363/350293).

(25/06/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA