Locatelli. oggi il gip di Milano
decide sulla scarcerazione

Scade martedì 27 dicembre il termine entro il quale il gip di Milano, Elisabetta Meyer, dovrebbe pronunciarsi in merito all'istanza di sostituzione della misura cautelare del carcere con quella degli arresti domiciliari per Pierluca Locatelli.

Scade martedì 27 dicembre il termine entro il quale il giudice per le indagini preliminari di Milano, Elisabetta Meyer, dovrebbe pronunciarsi in merito all'istanza di sostituzione della misura cautelare del carcere con quella, meno coercitiva, degli arresti domiciliari, presentata dai legali Roberto Bruno ed Ennio Amodio per conto del loro assistito Pierluca Locatelli.

L'imprenditore di Grumello del Monte è in carcere dal 30 novembre scorso con le accuse di traffico illecito di rifiuti (che secondo gli inquirenti sarebbero stati smaltiti nel fondo stradale dell'autostrada Brebemi) e di corruzione (per aver versato una tangente da 100 mila euro all'ex vice presidente del Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, e una da 10 mila euro al funzionario Arpa, Giuseppe Rotondaro).

Entro oggi il gip potrà accogliere, se riterrà, l'istanza presentata dai difensori di Locatelli. Se non lo farà, il patron del gruppo omonimo dovrà restare a San Vittore, in attesa di nuovi sviluppi. I suoi legali, intanto, hanno già formalizzato un'istanza anche al Tribunale del Riesame: è probabile che già nella prima settimana di gennaio venga fissata un'udienza.

La speranza dei legali di Locatelli è che il suo atteggiamento collaborativo possa influire positivamente sulla concessione, almeno, dei domiciliari. Dopo essere stato sentito dai gip di Brescia e Milano, infatti, l'imprenditore ha reso interrogatorio anche davanti agli inquirenti milanesi, il pm Fabio Filippini e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, parlando per più di cinque ore.

Il verbale dell'interrogatorio è stato secretato e, dunque, sul contenuto delle sue dichiarazioni vige il più stretto riserbo. Locatelli ha rivelato altre circostanze, altri nomi o altri episodi ritenuti rilevanti da chi conduce l'inchiesta?

Al momento non è dato sapere. Di certo c'è che, vista la durata dell'interrogatorio, Locatelli non si è limitato a ribadire quanto già spiegato ai gip, ovvero che la mazzetta da 100 mila euro a Nicoli Cristiani altro non era che la prima tranche di una tangente, e che un'altra rata di pari importo sarebbe stata consegnata più avanti.

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