Cristallo Palace e Gavazzeni
Dal 2012 sosta a pagamento

Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un 2012 di cattive sorprese. In attesa di mettere mano a tributi e tariffe, Palafrizzoni ha deciso nelle scorse settimane di estendere le aree di sosta su strada a pagamento. Dal prossimo anno (la data è ancora da definire) arrivano i parcometri anche in via Europa e in via Betty Ambiveri. Ovvero la zona delle Cliniche Gavazzeni e del Cristallo Palace.

L'ordinanza è stata emessa nei giorni scorsi, dopo il via libera della Giunta del novembre scorso. Ora la palla passa all'Atb che dovrà predisporre il necessario: le strisce blu e gli odiati parcometri. Per i primi giorni del 2012 tutto dovrebbe essere operativo, spiegano da Atb.

Cominciamo da via Europa, strada che collega via Gavazzeni alla circonvallazione Mugazzone, e sulla quale insistono le Cliniche Gavazzeni e ben tre istituti scolastici superiori: Natta, Quarenghi e Paleocapa. Una zona ben nota anche ai pendolari che, incuranti della sosta attualmente regolamentata da disco orario, vi parcheggiano le auto per poi raggiungere in pochi minuti la vicina stazione ferroviaria.

Gli incassi stimati sono di 147 mila euro l'anno. La tariffa indicata nella delibera è quella più bassa, da zona periferica, 80 centesimi l'ora: nel testo è indicata una sosta massima di 3 ore, che diventano 4 con un'opportuna correzione a penna, come da regola per questo livello di tariffazione.

Seconda novità di fine anno, via Betty Ambiveri. Si tratta della zona fronteggiante l'albergo Cristallo Palace, ai margini della Malpensata e che si affaccia sulla circonvallazione Paltriniano. Anche in questo caso le ragioni dell'introduzione della sosta a pagamento vanno ricercate «nella presenza di attrattori di traffico che, per loro propria natura, in riferimento ai servizi offerti, generano una forte domanda di spazi dedicati alla sosta». Gli incassi annui preventivati sono di circa 165 mila euro: anche in questo caso il costo della sosta (sempre dalle 9 alle 19) sarà di 80 centesimi l'ora.

Leggi di più su L'Eco di martedì 27 dicembre