Cronaca
Giovedì 22 Dicembre 2011
Lenna, si creano i cosmetici
con il latte della capra orobica
Ci sono latte detergente e crema antirughe, lozione tonica e bagno doccia, ma anche shampoo, latte corpo e detergente, burro cacao, crema mani e idratante. Una normale linea di cosmetici, come molte altre? Non proprio se dentro ci trovi latte di capra, anzi latte di capra orobica.
Ci sono latte detergente e crema antirughe, lozione tonica e bagno doccia, ma anche shampoo, latte corpo e detergente, burro cacao, crema mani e idratante. Una normale linea di cosmetici, come molte altre? Non proprio se dentro ci trovi latte di capra, anzi latte di capra orobica.
L'idea - una delle tante a cui ormai non siamo più sorpresi - è venuta a Ferdy Quarteroni, titolare dell'omonimo e conosciutissimo agriturismo-fattoria didattica di Lenna (con «appendice» d'alpe a Ornica). L'azienda, aperta 25 anni fa, alleva, allo stato brado e senza l'utilizzo di mangimi, una sessantina di capre orobiche.
Una razza autoctona, presente sulle nostre montagne, sia sul versante brembano sia su quello della Val Gerola. I valtellinesi usano il suo latte per produrre Bitto Storico, il formaggio più caro al mondo, da noi, invece, gli allevamenti sono sempre meno.
L'orobica, rispetto ad altre razze, produce poco latte. Economicamente, quindi, non è molto remunerativa. A meno che ci si inventi qualcosa di unico, proprio col suo preziosissimo latte, ricco di calcio, vitamine, omega 3 e antiossidanti.
In commercio, per esempio, esistono già piccole linee di cosmetici con latte di capra cashmere. Perché non proporre allora una linea anche con il latte di capra orobica? Detto, fatto. Dall'agriturismo nasce «Montagna pura - Il valore della biodiversità» (www.montagnapura.com per acquisti online), un marchio che contiene il senso del progetto: la difesa di una razza montana che, soprattutto sul versante bergamasco, rischiava l'estinzione perché poco produttiva.
È la difesa ostinata di Ferdy appunto della biodiversità: l'evoluzione e il miglioramento di un animale si ha quanto più la specie è diversificata e la scomparsa di una razza (come potrebbe essere quella di capra orobica) sarebbe un danno alla natura. Poi la «purezza».
Ferdy, difensore della natura, non poteva che creare una linea completamente naturale e rispettosa dell'ambiente, anche nelle confezioni. Il latte arriva da capre che mangiano solo erba e fieno (e la maggiore qualità del latte che deriva da tale alimentazione è ormai nota) e i suoi cosmetici - prodotti dalla Uniest di Calcinato, nel Bresciano - contengono erbe e oli pregiati, dalla rosa canina al ginepro, dall'achillea alla betulla.
Niente petrolati, siliconi o sostanze chimiche di sintesi. Già questi due aspetti - dice Ferdy - rappresentano, probabilmente, un valore aggiunto ad altre linee simili di cosmetici con latte di asina o di capra. Ma c'è di più. «Per mantenere tutte le proprietà del prodotto utilizziamo solo latte fresco e non in polvere - dice Ferdy -. Il lavoro è più complesso perché il latte viene controllato e congelato appena munto e scongelato poco prima di essere usato. Quindi quello che si trova nei nostri prodotti è davvero latte, non polvere».
Un'ultima annotazione: c'è chi il latte di capra lo ama e lo preferisce al latte vaccino ma chi, invece, non lo sopporta, soprattutto per via del suo sapore caratteristico e intenso. Ma qui il latte di capra, all'olfatto, non si sente. Nessuna preoccupazione, quindi, per signore, ragazze e loro partner.
Giovanni Ghisalberti
© RIPRODUZIONE RISERVATA