Cronaca
Giovedì 22 Dicembre 2011
Natale: i regali dei bergamaschi?
Abbigliamento, libri, dischi e cd
La metà dei lombardi non cambia le abitudini per il Natale. Potendo scegliere le famiglie non tagliano il budget per cenoni e vacanze. I regali diventano ristretti. A Milano e Monza i regali più ricchi. E a Bergamo si scelgono i piccoli negozi.
La metà dei lombardi non cambia le abitudini per il Natale. Potendo scegliere le famiglie non tagliano il budget per cenoni e vacanze. I regali diventano “ristretti”. Quasi il 20% a Varese farà il regalo in denaro. A Milano e Monza i regali più ricchi. E a Bergamo si scelgono i piccoli negozi.
Per questo Natale il 30% delle famiglie lombarde non fa regali, lo scorso anno era il 20%, anche se c'è una metà che non cambia le proprie abitudini natalizie. Per i regali che troveranno sotto l'albero i lombardi spenderanno complessivamente oltre 520 milioni di Euro, il 20% in meno rispetto allo scorso anno, vale a dire circa 130 milioni di Euro. La crisi colpisce, riducendo sia il numero di acquirenti sia il budget di spesa destinato alle strenne (circa 120 Euro contro i 156 dello scorso anno).
Rinunce sui regali (41%) ma anche sui festeggiamenti al ristorante (10%): le famiglie lombarde riscoprono la sobrietà e il piacere delle “grandi mangiate” in famiglia: solo il 3% “alleggerisce” la spesa per pranzi e cenoni casalinghi. E se 1 nucleo familiare lombardo su 2 non riduce il budget destinato alle tradizioni delle festività, chi è “costretto” al risparmio, tra rinunce e sacrifici, può risparmiare mediamente 180 Euro a famiglia.
Sotto l'albero vince ancora la tradizione: i lombardi acquisteranno soprattutto i “classici” regali: abbigliamento, accessori e calzature (57%) soprattutto, anche approfittando delle promozioni che anticipano i “saldi”, ma anche libri, dischi, cd e giocattoli (48%). Anche l'elettronica di consumo, dai cellulari ai pc ai giochi elettronici, troverà un posto tra i regali (12%), come gli oggetti e gli accessori per la casa (che conquistano l'11% delle scelte di consumo).
E con la crisi sotto l'albero torna la busta “della nonna”: il 14% dei lombardi sceglie di regalare contanti. Centri commerciali e ipermercati saranno il regno dei regali: qui 7 famiglie lombarde su 10 scelgono di fare i propri acquisti natalizi. Anche i negozi di vicinato e le piccole botteghe artigiane sono mete di shopping natalizio: circa 1 famiglia lombarda su 4 si orienterà qui piuttosto che sulle grandi catene (14%).
Ancora poco diffuso l'acquisto on line (1%), anche se per risparmiare il 18% delle famiglie lombarde si orienterà verso gli outlet, i mercatini e le fiere di Natale.
A Milano e Monza i regali più ricchi. Le famiglie brianzole sono le più generose: solo 1 famiglia su 4 rinuncerà alle strenne natalizie e spenderà circa 140 Euro (il 20% in più rispetto alla media lombarda). Anche i milanesi continuano a “spendere” per i regali, con un budget di 135 Euro.
A Brescia si risparmia, con una spesa media di circa 80 Euro a famiglia, con quasi la metà delle famiglie che rinuncia ai regali. Parsimoniosi anche i bergamaschi, che spenderanno poco più di 100 Euro, con oltre un terzo a “tagliare” su strenne e pacchettini che comprano nei piccoli negozi. Le famiglie milanesi e brianzole per le strenne si “buttano” su abbigliamento, accessori e calzature (che conquistano rispettivamente il 59% e il 69% delle preferenze), a Bergamo e Varese si preferisce comprare libri, dischi, cd e giocattoli (54% e 51%). La “busta” regalo conquista le famiglie di Varese: quasi il 20% a delle famiglie farà il regalo in denaro.
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