Cronaca
Giovedì 22 Dicembre 2011
Legambiente scrive a Treviglio:
urgono più controlli sul sedime
Legambiente Lombardia ha inviato una lettera al Comune di Treviglio con alcuni elementi di contestazione alle analisi sul sedime Brebemi effettuate dall'Arpa con relativa richiesta di campionamento e approfondimento delle analisi stesse.
Legambiente Lombardia ha inviato una lettera al Comune di Treviglio con alcuni elementi di contestazione alle analisi sul sedime Brebemi effettuate dall'Arpa con relativa richiesta di campionamento e approfondimento delle analisi stesse. Ecco la lettera integrale, indirizzata all'assessore all'Ambiente, Juri Imeri.
«In relazione alle analisi condotte da Arpa sul campione prelevato dal sedime BreBeMi , ci permettiamo di rilevare le seguenti considerazioni , premettendo che comunque si tratta - come riconosciuto dalla stessa ARPA - di un analisi conoscitiva:
• Idoneità del campionamento: in particolare occorre verificare correttamente le modalità di prelievo del campion , il numero e il posizionamento dei punti da indagare e le modalità di confezionamento e conservazione del campione (criteri riportati nell'allegato 2 al D.M. 471/99). Questo non è accaduto.
• Significatività del campione: la stessa ARPA riconosce di fatto la non significatività di questo singolo campione; alla luce di quanto emerso dall'inchiesta giudiziaria in corso, occorre dar seguito a un campionamento adeguato, identificando il numero di punti da indagare e il numero di campioni da prelevare, secondo quanto riportato dalle linee guida regionali (DGR Lombardia 7/13410 del 20.06.03).
• Assenza di una analisi merceologica del campione che lo qualifichi come Materia prima secondaria (cioè tutti quei materiali, derivanti da cicli di recupero di rifiuti speciali non pericolosi): infatti si parte dall'assunto che si tratti di scorie di fonderia. Occorre invece stabilirne la categoria merceologica. Allo stato attuale la qualificazione di materia prima secondaria può essere attribuita solo se la scoria proviene da un centro autorizzato di gestione e trattamento rifiuti e presenta le caratteristiche rispondenti a quelle dettate nel DM 5/02/1998. Inoltre emerge chiaramente dall'inchiesta in corso che mancano proprio le analisi sul «tal quale».
• Assenza di un dato quantitativo: manca una rilevazione che il materiale usato per il sedime sia presente nelle quantità concesse per l'uso di Materie prime secondarie, secondo la normativa vigente.
• Assenza dei risultati relativi al test di cessione: tale dato assume doppia importanza perché dall'inchiesta in corso emerge l'assenza di analisi che attestino l'eventuale rilascio di cromo nell'ambiente. Sulla base di quanto sopra pertanto richiediamo quanto suggerito dalla stessa Arpa e cioè, considerando che il campione era conoscitivo, si chiede il prelievo di più campioni «ufficiali» (secondo le normative e i criteri vigenti) da sottoporre ad analisi per ulteriori approfondimenti.
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