La rotatoria apre, anzi no
In lite Terno e Sotto il Monte

Rotonda aperta sì, rotonda aperta no. Fra Terno, Sotto il Monte e Carvico un rondò tiene banco. Si tratta della rotatoria per regolare il traffico in uscita dalla zona industriale e artigianale di via Bernasconi a Sotto il Monte e dalla zona di via Bedeschi e Milano a Terno.

Rotonda aperta sì, rotonda aperta no. Fra Terno, Sotto il Monte e Carvico un rondò tiene banco. Si tratta della rotatoria progettata per regolare il traffico in uscita dalla zona industriale e artigianale di via Bernasconi a Sotto il Monte e dalla zona di via Bedeschi e Milano a Terno d'Isola: realizzata sulla provinciale 166 in territorio di Carvico, è completa e funzionante, compresa l'illuminazione, da inizio dicembre.

Peccato che sia «monca» nella sua funzionalità: la via Bernasconi, al confine tra Terno e Sotto il Monte, è infatti sbarrata con blocchi di cemento armato. Il problema? Non c'è nulla di ufficiale. Ma dietro alle motivazioni «burocratiche» pare ci sia una querelle legata a questioni urbanistiche fra il Comune di Terno e Sotto il Monte.

«Questioni in sospeso», dice il sindaco di Terno. Che rallenterebbero l'apertura del tratto, con buona pace dei lavoratori che senza rotonda devono compiere un giro di oltre un chilometro. Ma la Provincia non ci sta e ha inviato un sollecito ufficiale perché si risolva la questione.

Da via Bernasconi, dunque, non si può accedere al rondò: a posizionare i blocchi è stato il Comune di Terno. Questo nonostante fosse stato deciso che il Comune di Terno, il 19 dicembre, avrebbe dovuto provvedere ad aprire al traffico la via Bernasconi.

Immediata è stata la presa di posizione della Provincia. In un fax il settore Viabilità ricorda all'amministrazione di Terno che «il Comune ha aderito al protocollo d'intesa che disciplina i rapporti tra la Provincia di Bergamo e i Comuni di Sotto il Monte, Terno e Carvico per la realizzazione della rotatoria».

Il sindaco di Sotto il Monte, Eugenio Bolognini, si dice «meravigliato»: «Il Comune di Terno ha sottoscritto un accordo, lo rispetti».

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