Cronaca
Mercoledì 14 Dicembre 2011
Brebemi, l'Arpa sui materiali:
i controlli non toccano a noi
«Noi non abbiamo titolo di verifica del materiale di costruzione, la responsabilità del controllo tocca al costruttore che paga per averlo, e in particolare al direttore dei lavori». Parole del presidente dell'Arpa, Enzo Lucchini, sul sequestro di diversi km della Brebemi.
«Noi non abbiamo titolo di verifica del materiale di costruzione, la responsabilità del controllo tocca al costruttore che paga per averlo, e in particolare al direttore dei lavori». È quanto ha spiegato il presidente dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa), Enzo Lucchini, in merito al sequestro di diversi chilometri dell'autostrada Brebemi nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti che nelle scorse settimane ha portato, tra l'altro, all'arresto del funzionario Arpa Rotondaro e del vicepresidente del Consiglio lombardo Franco Nicoli Cristiani.
«Sulla Brebemi, come in tutte le grandi opere - ha continuato Lucchini - noi interveniamo come soggetto tecnico all'interno dell'Osservatorio ambientale per garantire esclusivamente la compatibilità ambientale di quella realizzazione».
«Arpa si è attivata in seguito a una segnalazione sul materiale usato nel cantiere della Brebemi da parte del Comune di Treviglio giunta a metà agosto 2011, un mese dopo abbiamo fatto i prelievi e ora abbiamo avuto i risultati che nelle prossime ore consegneremo al Consiglio regionale» ha precisato Lucchini, ammettendo un ritardo di 23 giorni sui 60 previsti come limite massimo da parte del laboratorio di Bergamo.
Il direttore generale Umberto Benezzoli ha anticipato che dai «test sull'eluato (la fluidificazione dei campioni, ndr) tutti i risultati sono stati inferiori ai limiti di Legge». Nel corso dell'audizione alla Commissione ambiente della Regione Lombardia, i vertici dell'Arpa hanno anche spiegato che non esisterebbe alcun Ente pubblico delegato al controllo delle «caratteristiche geotecniche del sedime», che dunque sarebbero di esclusiva competenza del general contractor casomai monitorato dal committente. Arpa ha però annunciato che a partire da gennaio 2012 estenderà i suoi controlli anche in questa direzione.
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