Smog, Formigoni indagato
«Omissione di atti d'ufficio»

Omissione di atti d'ufficio. È l'accusa contestata dalla Procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sullo smog e che vede indagati il Presidente della Lombardia Formigoni, il presidente della Provincia Podestà e Penati, Letizia Moratti e 2 sindaci.

Omissione di atti d'ufficio. È la nuova accusa contestata dalla Procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sui livelli di inquinamento nel capoluogo lombardo aperta nel 2009 e che vede indagati per versamento di fumi o polveri nell'atmosfera (art. 674 cp) il Presidente della Lombardia Roberto Formigoni, il presidente della Provincia Guido Podestà e il suo predecessore Filippo Penati, l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti e altri due sindaci dell'hinterland.

È quanto emerge dall'avviso di richiesta di proroga delle indagini firmata dal pm Alessandra Cecchelli e notificata agli indagati e che sarà discussa tra le parti e in camera di consiglio il 19 gennaio davanti al gip Maria Vicidomini. L'avvocato Luca Giuliante, legale di Podestà , presenterà un'istanza di non luogo a procedere per il suo assistito in quanto «siamo confortati dalla perizia depositata agli inquirenti secondo la quale il problema smog a Milano in sostanza richiede interventi strutturali», e dunque, a dire del difensore di Formigoni, «nessun reato è stato commesso».

Sul caso si registra la presa di posizione di Gabriele Sola, consigliere regionale dell'Italia dei Valori. «E' l'ennesima conferma, qualora ce ne fosse bisogno, dell'incapacità di Formigoni e della sua Giunta di affrontare l'emergenza smog e pianificare, in modo serio, strategie che contrastino l'inquinamento».

«In passato – aggiunge Sola - Formigoni reagì con una scrollatina di spalle al precedente avviso di garanzia inviatogli nell'ambito della medesima inchiesta. Ci auguriamo che il perdurare dell'emergenza inquinamento e la prosecuzione delle indagini da parte della Procura di Milano convincano Formigoni che l'inquinamento atmosferico è una questione molto seria, da cui dipende la salute dei cittadini, non solo un tema da cavalcare in campagna elettorale».

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