Megatruffa alla Cassa Edile:
coinvolti 92 imprenditori

Ci sarebbe anche un notaio compiacente, che regigeva gli atti, fra le persone coinvolte nella maxitruffa alla Casse Edile, ma anche imprenditori, commercialisti e dipendenti. Tutti accusati di aver creato società fittizie e crediti Iva.

Ci sarebbe anche un notaio compiacente, che regigeva gli atti, fra le persone coinvolte nella maxitruffa alla Casse Edile, ma anche imprenditori, commercialisti e dipendenti. Tutti accusati di aver creato società fittizie e crediti Iva.

Lo scopo era di «sostituire» i contributi previdenziali e per eludere i controlli. Una decina le persone che risultano indagate per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla corruzione e alla truffa aggravata. Secondo il pm la mente della truffa sarebbe un 40enne di Misano Gera d'Adda, Giovanni Barzago. I fatti risalgono al 2008.

Davanti al gip, Raffaella mascarino, sono finite anche altre 82 persone, perché in qualche modo coinvolte nei reati. In particolare nella nascita e nella morte di società create ad hoc per creare crediti Iva con cui pagare i contributi previdenziali.

Sulla vicenda è in corso una udienza preliminare, visto il numero di persone coinvolte: la seconda si è tenuta il 25 novembre, poi si andrà a gennaio. Molti dei coinvolti, soprattutto i pesci più piccoli, hanno presentato istanza di patteggiamento o chiesto il rito abbreviato.

I protagonisti principali invece sarebbero intenzionati, secondo quanto emerso nell'ultima udienza, a proseguire sulla strada del rito ordinario.

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