Benzina, ecco la prima stangata
Assalto alle pompe meno care

Il prezzo del carburante è alle stelle. Dopo il maxi-aumento delle accise, imposto a partire da mercoledì mattina dalla manovra del governo Monti, la benzina verde e il diesel sfondano il muro di 1 euro e 70 centesimi al litro. Un prezzo mai visto. In sole 24 ore, in qualsiasi stazione di servizio, anche nelle «no logo», +10 centesimi sulla benzina verde, +13,6 centesimi sul gasolio, +2,7 centesimi sul Gpl, e pure +4 millesimi al metro cubo per il metano auto.

Nel solo 2011 è la quinta volta che si mette mano alle accise. Da aprile a oggi la sola accisa è cresciuta in tutto di 14 centesimi al litro per la benzina e 17 centesimi per il diesel. Compresa l'Iva, il rincaro arriva a oltre 16 centesimi per la verde e 20 centesimi per il diesel. L'effetto delle nuove imposte si è già sentito fortissimo in tutta la città: i prezzi imposti ai gestori per il servizio «servito» nella Bergamasca salgono quindi, a livello medio, a 1,715 euro/litro per la benzina, 1,705 euro/litro per il diesel e 0,750 euro/litro per il Gpl. Non c'è da sorridere nemmeno per i prezzi del self service: tutti, di colpo, oltre l'euro e 60 centesimi. In previsione futura non c'è assolutamente da stare tranquilli: da gennaio, infatti, scatterà un ulteriore aumento delle accise deciso con la legge di stabilità di novembre.

E con gli aumenti già dalle primissime ore di mercoledì pomeriggio, per cercare di aggirare i pesanti effetti del decreto «Salva Italia», tantissimi automobilisti bergamaschi sono subito corsi al riparo. Alle due di pomeriggio l'Auchan di via Carducci (il distributore con il prezzo più basso di tutta la città), ad esempio, era stracolmo di automobili incolonnate. Tutti a caccia di convenienza, insomma, nelle stazioni di servizio che non fanno capo alle grandi compagnie petrolifere o nei centri commerciali.